“Matteo presente sfila con noi”. Gli alpini ricordano Miotto, ucciso sei anni fa in Afghanistan

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L'alpino Matteo Miotto, morto a 24 anni durante una missione in Afghanistan

Il mondo stava festeggiando l’arrivo di un nuovo anno, mentre in Afghanistan un militare 24enne moriva colpito dal fuoco nemico. Era il 31 dicembre del 2010. Sono passati sei anni dal giorno in cui l’alpino Matteo Miotto perse la vita in missione. E a Thiene, sua città Natale, gli alpini dell’Ana vogliono ricordarlo con una cerimonia di commemorazione.

Così, sabato verrà reso onore al 1° caporal maggiore Matteo Miotto al santuario della Madonna dell’Olmo di Thiene. Il ritrovo è alle 9.45 per il corteo, a cui seguirà la messa celebrata dal cappellano militare con la lettura della preghiera dell’alpino. Poi ci sarà l’alzabandiera e l’onore ai caduti. Durante la cerimonia ci sarà una rappresentanza della Fanfara Storica e sei alpini della commissione giovani esporranno lo striscione “Matteo presente sfila con noi”.

Sono in tanti a voler onorare la memoria e il sacrificio dell’alpino thienese, che oggi avrebbe trent’anni. Il giovane era in forza al 7° Reggimento Alpini di Belluno impegnato in Afghanistan. Assieme agli uomini del suo reparto e a una componente del genio, era impiegato negli ultimi mesi del 2010 nella Task Force South East, che operava nell’area al confine con l’Helmand. Il 31 dicembre 2010 Miotto perse la vita durante uno scontro a fuoco nell’avamposto “Snow” di Buji, nel distretto del Gulistan, provincia di Farah.

Alla memoria di Matteo Miotto sono state conferite la Croce d’Onore nel 2011 e la Medaglia d’argento al valore dell’Esercito nel 2012. Nelle motivazioni della prima onorificenza vengono esaltate le “straordinarie qualità morali e professionali” dell’alpino, definito un “chiaro esempio di elette virtù militari che, con il suo estremo sacrifico, ha dimostrato altissimo attaccamento al servizio e non comune senso del dovere, tenendo alto l’ideale di pace e solidarietà tra i popoli”.