Tutto ok al Bomba-day: oggi ad Alonte brillato l’ordigno. Ieri evacuati in 3 mila (FOTO)

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Nessun “colpo” (per fortuna) di scena ieri a Vicenza, e con la mattinata di oggi si è conclusa ufficialmente un’operazione di disinnesco unica in Italia per la tipologia inedita di intervento operata dagli artificieri dell’Esercito Italiano sull’ordigno. Il ribattezzato Bomba-day ha reso necessaria l’evacuazione dal centro storico di Vicenza di oltre 3.200 persone e circa 300 attività, dalle 8 di domenica mattina e fino alle 16.18 di ieri pomeriggio, con il rientro a casa autorizzato in anticipo sul tempo di “esilio obbligato” previsto.

Dopo aver dato il via libera appunto al ritorno delle famiglie nelle proprie sedi in centro città, tutti i protagonisti del dietro le quinte e della fase operativa si sono riuniti mentre il grosso calibro viaggiava verso la cava di Alonte, dove è stato sommerso di materiale e fatto brillare stamattina. Prefetto, sindaco di Vicenza, artificieri e rappresentati delle forze dell’ordine e dell’Ulss 8 Berica hanno fatto il punto sulla giornata nella sede del centro di coordinamento, da dove sono state coordinate tutte le operazioni.

E’ stato innanzitutto evidenziato che si è trattato di un’operazione unica in Italia. Questo principalmente a causa del deterioramento dell’ordigno: per estrarre l’innesco, infatti, gli artificieri hanno dovuto eseguire un taglio parallelo all’asse longitudinale della bomba, applicando una metodica mai messa in atto in Italia prima di domenica 2 maggio 2021. Il prefetto Pietro Signoriello ha quindi evidenziato i numeri della giornata che, rispetto ad altri bomba day, si è dovuta organizzare con le accortezze aggiuntive dettate dalla pandemia: “Sono stati oltre 500, tra operatori e volontari le donne e gli uomini impegnati. Ben 25 gli enti coinvolti nel territorio e rappresentanti del Ccs, il Centro coordinamento soccorsi ospitato nella sede del 118 perché la stessa Prefettura è stata oggetto di evacuazione. Oltre tremila i cittadini evacuati, compresi gli anziani e i fragili tutti accuratamente supportati”.

Ringrazio gli artificieri – ha aggiunto il sindaco Francesco Rucco – per la professionalità con cui hanno portato a termine il disinnesco e tutti gli operatori e volontari attivi al Ccs, al Coc e nel territorio per fornire non solo assistenza e informazione, ma anche sicurezza a chi, suo malgrado, ha dovuto lasciare l’abitazione. Gli stessi cittadini che sono andato a visitare nei nostri centri di accoglienza al Polo Giovani B55 e al Centro di aggregazione del Villaggio del Sole si sono complimentati per l’organizzazione”.

Nella sola giornata di ieri il numero verde dedicato al bomba day ha risposto a circa 300 chiamate, pari a quasi il 10% dei cittadini evacuati. L’ufficio stampa, in stretto contatto con il portavoce operativo al Ccs insieme al capo di gabinetto del sindaco, ha accreditato alla sala stampa allestita in piazza dei Signori circa 20 di giornalisti. Grazie alla collaborazione dell’Esercito, prima e dopo il disinnesco gli stessi si sono potuti avvicinare all’area del ritrovamento per documentare e informare i cittadini sullo stato di avanzamento delle operazioni. Anche il sito e i social istituzionali sono stati aggiornati, mentre dal servizio sms di allarme sono stati inviati messaggi di aggiornamento agli oltre 300 cittadini che hanno fatto richiesta.

Lo scoppio stamattina
La cassa adagiata nello scavo prima di “seppellire” l’ordigno sotto la terra