Bufera sulla Bielorussia, scattano le sanzioni Ue. E spunta un video del reporter arrestato

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L’Europa non perdona alla Bielorussia il dirottamento del volo di linea Ryanair costretto ad atterrare allo scalo di Minsk e il conseguente arresto del reporter dissidente russo Raman Pratasevich (che durante le elezioni denunciò brogli). Il fronte dell’Ue è compatto nell’intenzione di condannare la Bielorussia per quello che Ryanair ha etichettato come “un sequestro di Stato”, “un atto di pirateria”.

Gli ambasciatori bielorussi di gran parte degli Stati membri sono stati convocati d’urgenza per chiarire quanto accaduto, e tra questi anche la Farnesina ha fatto sentire la sua voce. L’Ue è pronta dunque a usare il suo pugno duro mettendo in atto le sue sanzioni. A partire dal divieto dello spazio aereo europeo per le compagnie di volo bielorusse.

Stando all’ultima versione di Minsk, il dirottamento dell’aereo si sarebbe reso necessario a causa di una mail di minaccia terroristica proveniente da Hamas, ma secondo i leader europei – che usano parole durissime nei confronti del governo bielorusso, a partire dalla cancelliera Angela Merkel – si tratta di una ricostruzione assolutamente inverosimile.

Anche gli Stati Uniti intervengono a distanza sul caso. Il presidente Joe Biden chiede che sia svolta un’indagine internazionale per fare luce su quello che è veramente successo. “Il dirottamento è oltraggioso”, dice il capo della Casa Bianca, “Gli Usa valuteranno opzioni adeguate per i responsabili”.

Intanto spunta un video controverso del giornalista arrestato. Dopo che sono circolate notizie a proposito di presunte condizioni di salute critiche, la Bielorussia ha diffuso un videomessaggio in cui il reporter 26enne afferma di “non avere problemi di salute, incluso il cuore o qualsiasi altro organo”.

Il giovane dice dunque di stare bene ma il suo volto appare provato e in tanti hanno individuato un livido sulla sua fronte, subito attribuito a presunte percosse. Pratasevich intanto si mostra calmo: “Sono nella struttura di detenzione preventiva n. 1 a Minsk. L’atteggiamento del personale qui è il più corretto e conforme alla legge“.