Covid, da oggi addio allo stato di emergenza. Ecco cosa cambierà

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Dopo oltre due anni, esattamente dal 31 gennaio del 2020, finisce lo stato di emergenza sanitaria da covid-19 in Italia.
Addio ai prezzi calmierati di mascherine e tamponi. Ferderfarma, l’associazione dei farmacisti titolari, in una recente circolare ricorda che il prezzo calmierato dei dispositivi di protezione Ffp2 è stato stabilito in 0,75 euro Iva compresa per ciascun dispositivo nel Protocollo d’intesa del 3 gennaio 2022 la cui validità è esplicitamente prevista fino al 31 marzo 2022, pertanto da oggi il prezzo al pubblico di tali dispositivi è libero anche per quelle farmacie che hanno volontariamente aderito al protocollo. Stesso discorso vale per i tamponi.  Dal 1° maggio poi non sarà più obbligatorio indossare le chirurgiche al chiuso.

Per la scuola: andranno in Dad solo i positivi, se i contagi in classe sono più di 4, si farà comunque lezione in presenza ma tutti dovranno indossare la mascherina Ffp2 per 10 giorni. Resta comunque in classe l’obbligo di utilizzo di mascherine di tipo chirurgico, fatta eccezione per i bambini fino a sei anni di età e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso delle mascherine. Sarà possibile svolgere uscite didattiche e viaggi d’istruzione, compresa la partecipazione a manifestazioni sportive.

Gli over 50 non dovranno più avere il Green pass rafforzato e quindi niente più sospensione dal lavoro. Resta però l’obbligo vaccinale fino al 15 giugno. La sospensione in assenza di vaccinazione resterà solo per il personale sanitario, i lavoratori delle strutture ospedaliere e i lavoratori delle Rsa.

L’obbligo di green pass decade da oggi su autobus e metro, dove però si dovrà continuare a indossare la mascherina Ffp2. Su aerei, navi, traghetti e treni non regionali, invece, fino al 30 aprile servirà il certificato verde base. Niente più green pass per entrare nei negozi, nelle banche, poste e uffici pubblici, alberghi e b&b, per andare dal parrucchiere e dal tabaccaio, per praticare sport outdoor né per sedersi ai tavoli all’aperto di bar e ristoranti. Il certificato verde base sarà necessario fino al 30 aprile per consumare al banco e nelle sale interne e per assistere a eventi e gare all’aperto.

Fino al 30 aprile resterà l’obbligo di Green pass rafforzato invece per prendere parte a banchetti di nozze e feste di compleanno, così come per andare in cinema, teatri, piscine, palestre, centri benessere e discoteche (dove torna la capienza al 100%), partecipare a convegni e congressi, assistere a concerti ed eventi sportivi al chiuso.

Sparisce anche il sistema dei colori delle Regioni, e decade sia il Comitato tecnico scientifico che la struttura del Commissario straordinario Francesco Figliuolo: al suo posto, un’unità per il completamento della campagna vaccinale e l’adozione di altre misure antivirus, guidata dal maggior generale dell’Esercito Tommaso Petroni.

Sull’allentamento progressivo delle restrizioni il ministro della Salute, Roberto Speranza, dice: “Si apre una fase nuova. Non significa che la pandemia sia finita. In merito poi alla quarta dose del vaccino anti-Covid per gli anziani Speranza, chiarisce: “ho proposto ai Paesi europei di coordinarci, non ha senso andare in ordine sparso. Mi hanno seguito: si deciderà, dopo aver ascoltato gli esperti e le agenzie regolatorie, la settimana prossima”.

Sale intanto il tasso di occupazione nelle terapie intensive e quello nei reparti ordinari, secondo il monitoraggio dell’Iss e Ministero della salute. E’ l’Umbria la regione con l’incidenza più alta, seguita dalla Puglia e dall’Abruzzo; il valore medio nazionale è di 836 casi ogni 100mila abitanti. Per le terapie intensive la Sardegna è la Regione più a rischio con il 10,3% di posti letto occupati, la Calabria è seconda seguita dall’Abruzzo; il valore medio nazionale è di 4,7%.