Allarme ‘gas crunch’, Ue: “risparmiare 12 miliardi di mc nei prossimi tre mesi”

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Dall’Europa arriva l’allarme ‘gas crunch‘ a causa della carenza di combustibile per il vecchio continente. Per questo l’Ue nella bozza del piano per la riduzione della domanda del gas raccomanda un taglio obbligatorio dei consumi a livello europeo. Come riporta il Financial Times “l’Europa rischia di rimanere a corto di gas questo inverno mentre la Russia limita le forniture”.

Secondo l’AIE: “Bisogna risparmiare 12 miliardi di metri cubi nei prossimi tre mesi per evitare una ‘strozzatura’ in inverno”. Secondo l’Agenzia internazionale dell’energia, senza un intervento immediato “l’Europa potrebbe dover affrontare tagli e contingentamenti molto più drammatici più avanti”.

L’Ue pensa ad un piano. Al vaglio in particolare i settori industriali da tutelare. Secondo l’ultima bozza del piano, “le industrie considerate strategiche” sono quelle legate alla salute, alla sicurezza e all’ambiente, alla difesa e all’attività di raffinamento e all’alimentare”.

Eliminato l’obbligo per gli edifici pubblici di abbassare i riscaldamenti, attenendosi ai 19 gradi e di limitare i condizionatori a 25 gradi. Al posto dell’obbligo viene introdotto il principio di “massimo sforzo” per la riduzione energetica che diventerebbe vincolante a livello Ue, solo in caso di emergenza. Ovvero se si verificasse uno stop totale del gas russo. Secondo la Commissione se si verificasse questa ipotesi ci si potrebbe giocare oltre un punto di Pil. Mentre in Germania le industrie del settore chimico temono un vero e proprio cataclisma nella produzione.

Per sopperire al taglio drastico delle forniture russe si sta cercando di fare accordi con fornitori alternativi come: Usa, Algeria, Israele, Qatar, Norvegia e, ultimo in ordine cronologico, Azerbaigian. La Presidente Ursula Von der Leyen è volata a Baku proprio per siglare un memorandum che porterà il flusso di gas naturale dagli 8 miliardi di metri cubi di quest’anno ai 12 miliardi già nel 2023. L’obiettivo è arrivare a 20 miliardi entro il 2027.

Si accelera sulla TAP. “A novembre ci sarà uno stress test per verificare l’adeguatezza all’aumento di gas e poi valuteremo i lavori” per il tratto che collega Grecia e Italia, ha spiegato un alto funzionario Ue assicurando che l’intervento sarà inquadrato come progetto europeo. E, memore di ciò che è avvenuto in Italia sul via libera al Tap, dalla Commissione hanno avvertito: i lavori “chiaramente” rispetteranno tutti i parametri ambientali.