Spray urticante spruzzato all’interno del pullman Svt: “L’azienda sporgerà denuncia”


Una probabile bravata di due ragazzini ha messo a repentaglio la salute di alcuni utenti del trasporto pubblico, arrecando inoltre dei fastidi e attimi se non di panico, quantomeno di legittima apprensione. L’episodio risale a due giorni fa, avvenuto all’interno di un mezzo di Svt sulla linea Thiene/Vicenza, con l’autista costretto ad arrestare la marcia a causa degli effetti della spruzzata di spray urticante – o al peperoncino – tra i sedili.
Mezzo pubblico che accostato a Villaverla, nei pressi di Villa Ghellini, per far subito uscire i pendolari colpiti dagli effetti dello spray: bruciore alle vie respiratorie e irritazione agli occhi in particolare. Nessuno tra coloro che ha accusato queste problematiche avrebbe fatto ricorso a cure mediche, ma rimane il gesto sconsiderato compiuto, parrebbe, da una coppia di adolescenti intorno ai 15 anni, fuggiti via di corsa non appena l’autista ha azionato lo sportello di uscita dal mezzo.
A confermare la vicenda di mercoledì pomeriggio è proprio la società vicentina che gestisce la rete di trasporti, dopo aver avviato le prime verifiche del caso e raccolto la testimonianza del proprio dipendente. Tutto ciò in attesa di visionare le videoregistrazioni delle telecamere interne all’autobus, da fornire poi alle autorità di polizia. Già annunciata, infatti, l’intenzione di procedere alla denuncia dei minori presunti responsabili dell’atto che poteva provocare conseguenze ben peggiori. Basti pensare all’eventualità che lo spray raggiungesse l’autista alla guida, accecandolo e rischiando di provocare un incidente stradale.
“L’azienda non può che stigmatizzare l’episodio – si legge nella nota redatta da Società Vicentina Trasporti in seguito al fatto sopradescritto – a seguito del quale sporgerà denuncia alle Forze dell’Ordine, mettendo a disposizione le registrazioni delle telecamere di bordo, presenti all’interno e all’esterno di ogni mezzo Svt, al fine di agevolare l’identificazione dei responsabili”. Dopo aver fatto arieggiare l’interno della corriera, la corsa è ripartita con gli studenti presenti a far rientro nelle rispettive case senza sollevare particolari problemi per quanto infastiditi.
Per i capi d’accusa si potrebbe andare dal “getto pericoloso di cose” alle “lesioni personali”, entrambi reati citati in diversi articoli del codice penale, una volta risaliti all’identità dei due ragazzini saliti sulla bus di linea che attraversa dalla città capoluogo Motta di Costabissara e Caldogno. prima di Villaverla e Thiene.
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