Scomparsa di Mirella Gregori, la sorella: “Spero che Papa Leone XIV agisca diversamente dai predecessori”


Sette maggio 1983: scompare Mirella Gregori. Sono trascorsi 42 anni da quel giorno. Se ne è parlato a “La Storia Oscura” su Radio Cusano Campus dove è intervenuta Maria Antonietta Gregori, la sorella della 15enne svanita nel nulla 45 giorni prima di Emanuela Orlandi. Maria Antonietta Gregori ha esordito dicendo: “Questo 7 maggio è stato di solitudine. Sono rimasta a casa a pensare alle mille cose successe in questi 42 anni. Il pensiero positivo va alla Commissione parlamentare d’inchiesta, che sta proseguendo con le audizioni. Spero che vengano ascoltate nuovamente le persone che devono essere ascoltate”.
Il presunto depistaggio legato a una telefonata ricevuta al bar “Coppa d’oro” della famiglia Gregori. La sorella a tal proposito ha detto: “È stato un depistaggio che ci ha lasciati con gli occhi spalancati. Chi poteva sapere certe cose? Qualcuno molto vicino, che aveva informazioni precise. Non si possono inventare le marche dei vestiti. Si possono fare solo ipotesi, ma non si può dire con certezza se si trattasse di Marco Fassoni Accetti”.
Il passaggio sul lavoro della Commissione parlamentare Orlandi-Gregori. Su questo punto Maria Antonietta Gregori ha dichiarato: “Spero che la Commissione raccolga gli elementi utili da trasmettere alla Procura di Roma, affinché venga finalmente aperta un’inchiesta a Piazzale Clodio. Quanti altri anni devono passare per conoscere la verità su mia sorella? Ho cercato di offrire spunti per far luce sul suo destino e spero che il mio ennesimo grido di aiuto venga ascoltato. Stanno lavorando bene, ognuno porta il proprio punto di vista, e insieme potrebbero arrivare alla verità. La Procura ha il potere di farlo”.
Maria Antonietta Gregori ha poi commentato i diversi atteggiamenti assunti dai Papi sul caso nel corso degli anni. La sorella di Mirella Gregori in tal senso ha commentato: “Da Leone XIV è ancora tutto prematuro. Spero che, una volta informato della situazione, soprattutto riguardo a Emanuela Orlandi, cittadina vaticana, possa agire diversamente. Né Giovanni Paolo II, né Papa Francesco hanno mai risposto ai miei appelli a San Pietro. Solo una volta, Giovanni Paolo II visitò la nostra parrocchia: lì mia madre lo incontrò e riconobbe uno degli uomini della scorta, una persona che frequentava il bar dove andava mia sorella. In qualche modo, queste due storie si intrecciano”.
Infine, il commento della Gregori sulle dichiarazioni di Marco Fassoni Accetti. Un commento duro: “Vuole solo stare al centro dell’attenzione. Se davvero è coinvolto insieme ad altri, perché è ancora libero? Perché non è stato arrestato? Che fornisca prove. Parla, si autoaccusa, ma resta libero. Lo ha fatto anche nel 2013 davanti al giudice Capaldo. Se dice bugie, lo si smascheri. Altrimenti, si cerchi una soluzione definitiva per capire il suo ruolo nella vicenda”.