CdM impugna la legge del Trentino sul terzo mandato. Maggioranza spaccata


Nel Consiglio dei ministri di questa mattina si è votato per impugnare alla Corte costituzionale la legge della Provincia autonoma di Trento che ha portato da due a tre il limite dei mandati consecutivi per il presidente della Provincia. La delibera è arrivata dopo un confronto piuttosto acceso tra i ministri e con il voto contrario di quelli della Lega. In particolare il dibattito ha avuto come protagonisti il ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli e quello dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. Alla fine i ministri del Carroccio hanno votato contro.
Cosa prevede la legge impugnata dal Cdm. La legge trentina, presentata dal capogruppo della Lega Mirko Bisesti, è stata approvata il 9 aprile dal Consiglio provinciale del Trentino Alto Adige e va a modificare la legge elettorale provinciale del 2003. Si compone di un unico articolo, che introduce la possibilità per il presidente della Provincia di svolgere un terzo mandato. Grazie alla sua approvazione, il leghista Maurizio Fugatti potrebbe, nel 2028, ricandidarsi per la terza volta consecutiva alla presidenza della Provincia autonoma, possibilità vietata dalla legge nazionale che, nel 2004, ha introdotto il limite di due mandati consecutivi per i governatori.
L’ira di Fugatti. Il presidente della provincia autonoma di Trento lo ha definito “un atto istituzionale molto pesante contro le prerogative dell’autonomia trentina, con una chiara valenza politica”. “Le autonomie speciali – ha aggiunto Fugatti- come la Corte costituzionale ha detto tra le righe nella sentenza della Campania, hanno potere legislativo esclusivo su questa materia. Quindi riteniamo questo un atto contro l’autonomia del Trentino”.
Secondo Fugatti le “autonomie speciali, come la Corte costituzionale ha anche detto tra le righe nella sentenza della Campania, hanno potere legislativo oltreché esclusivo su questa materia. Questo lo riteniamo un atto contro il Trentino, contro l’autonomia del Trentino e nei prossimi giorni valuteremo il da farsi”.
Lega: l’autonomia del Trentino è “un valore non negoziabile e fondamentale”. Per le parlamentari leghiste Vanessa Cattoi ed Elena Testor “contestare la legge sul terzo mandato in Trentino equivale a violare i principi statutari della nostra autonomia e a equiparare la nostra regione alle altre, trascurando il valore distintivo delle regioni a statuto speciale.