Rapita 13 anni fa dalla madre: ritrovata in Ungheria Chantal Tonello


Blitz della polizia: madre e figlia vivevano a 150 chilometri da Budapest. Dopo aver rintracciato la ragazzina, la donna è stata fermata in Ungheria, grazie alla collaborazione fra la polizia italiana e quella locale, in esecuzione di un mandato di arresto europeo. La giovane è stata quindi affidata temporaneamente alla nonna materna, con l’obbligo di facilitare gli incontri con il padre.
La vicenda. A spiegare come sono andati i fatti è stato lo stesso Andrea Tonello: “La mia ex compagna – raccontava l’uomo a Il Gazzettino del 30 dicembre 2014 – aveva manifestato il desiderio di passare il Natale 2011 a casa di sua madre. Chantal aveva tre mesi. Quando mi sono messo in macchina per raggiungerla e trascorrere assieme il Capodanno mi ha invitato a fare marcia indietro, perché nessuno mi avrebbe aperto la porta. Il suo era un disegno preordinato”.
Cinque incontri con la bimba e i servizi sociali ungheresi, prima che la donna fuggisse. Inutile aver ottenuto dal giudice l’affidamento esclusivo della figlia e anche il mandato di cattura internazionale a carico della madre, aggiunge Tonello: “Per due volte ci siamo presentati a casa della madre con in mano il provvedimento di rimpatrio. Non le abbiamo mai trovate”. L’uomo ha continuato a cercare la figlia anche attraverso un sito e i social dove postava immagini assieme alla bambina.
Lieto fine grazie alla collaborazione tra polizia italiana e ungherese. In un comunicati si legge: “attivata dal Servizio per la cooperazione internazionale di polizia e dall’esperto per la sicurezza a Budapest (Ungheria), è intervenuta nella città di Mezotur, in Ungheria, dove è stata rintracciata una minore, ormai tredicenne, sottratta dalla madre quando aveva circa un anno e tenuta nascosta al padre e alle autorità per tutti questi anni”. La donna è stata fermata in esecuzione di un mandato di arresto europeo, emesso il 4 agosto 2023 dalla procura Repubblica di Venezia per sottrazione e trattenimento di minore all’estero. “La continua attività info-investigativa della squadra mobile e del servizio di cooperazione internazionale di polizia che ha operato costantemente con la polizia ungherese e la determinante collaborazione dell’ufficio dell’esperto per la sicurezza in Romania, accreditato anche per l’Ungheria, ha permesso – spiega ancora la polizia – di localizzare la minore e la madre sul territorio ungherese. Da qui l’intervento, il 12 giugno, di una task force di polizia a Mezotur, che ha consentito di rintracciare la minore che le locali autorità magiare hanno momentaneamente affidato alla nonna materna con obbligo di facilitare gli incontri con il padre”.