Gli Alpini piangono un amico nella loro domenica di festa. Addio a Ferraris, direttore del Museo

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...
Alessandro Ferraris, con l'immancabile cappello da Alpino

Proprio nel fine settimana in cui le “Penne Nere” del Triveneto festeggiano a Conegliano un grave lutto colpisce gli Alpini, con in particolare la sezione “Monte Grappa” di Bassano a piangere l’addio improvviso e prematuro di un pilastro dell’associazione. E’ morto ieri, tra le montagne tanto adorate, domenica 15 giugno, a soli 53 anni di età, Alessandro Ferraris, figura di spicco dell’Ana in quanto vicepresidente territoriale e direttore del Museo.

Nel corso della tarda mattinata di ieri, dopo le 11, la triste conclusione di un’escursione in montagna come altre, cercando rifugio lontano dal caldo della pianura. A nulla sono valsi i soccorsi. Trevigiano d’adozione ma di origini lombarde, viveva a Liedolo, frazione di San Zenone degli Ezzelini, appena oltre il confine di provincia. Il 53enne frequentava però quotidianamente l’area del Bassanese non solo per la militanza alpina ma anche per motivi professionali, lavorando nel settore del marketing per un’azienda della zona.

La tragedia inaspettata si è consumata in uno dei luoghi simbolo della Grande Guerra, tanto caro proprio agli Alpini, celebrato molteplici volte: il massiccio del Grappa. Ferraris insieme alla consorte ed altri familiari aveva deciso di trascorrere parte della giornata tra sentieri e luoghi sacri intorno Cima Grappa, quando ad un tratto si è sentito male. Lui stesso aveva espresso il desiderio di far rientro a casa e, pare sul tragitto verso il parcheggio, avrebbe accusato una fitta che gli ha tolto le forze, accasciandosi al suolo e perdendo conoscenza.

Alessandro Ferraris lascia nel dolore più profondo e inaspettato una figlia adolescente di 16 anni e la moglie Piera, con la quale era convolato a nozze circa un anno fa. Insieme a loro e agli altri parenti e amici, affranti sono anche gli amici alpini della sezione bassanese, e tutti i portatori dello zaino simbolico del Veneto che lo ricordano come uomo legatissimo ai valori delle Penne Nere. Da marzo 2024 era direttore del Museo Ana Montegrappa, incarico di cui era orgogliosissimo vista la sua passione per la storia. In molti, sui social, ora lo ricordano con nostalgia, come persona di cultura che faceva dell’impegno costante e silenzioso e della rara dote dell’equilibrio perni del suo mandato nell’Associazione Nazionale Alpini. Era stato presente all’Adunata Nazionale recente svoltasi a Biella.

Le montagne o il cappello da Alpino sono temi ricorrenti nelle immagine che Alessandro Ferraris ha postato sul profilo

Tra i ricordi più significativi, quello espresso da Giuseppe Rugolo, Presidente Sezione Monte Grappa, di cui il compianto Alessandro è stato collaboratore puntuale. “Adesso – si legge in uno stralcio del messaggio affidato alla pagina social della sezione Ana – come un battito d’ali, un refolo di vento, non sei più tra noi, sei andato avanti e da stamattina niente sarà più come prima, tutto avrà un sapore diverso lasciando nel nostro animo un senso di vuoto e incompiuto. Ti abbraccio fratello mio, ti abbraccio forte perché mi manchi già troppo. Maledettamente troppo. Vai per le tue amate montagne Alessandro che le nostre preghiere ti accompagneranno sempre”.

L’Eco Vicentino è su Whatsapp e Telegram.
Iscriviti ai nostri canali per rimanere aggiornato in tempo reale.

Per iscriverti al canale Whatsapp clicca qui.
Per iscriverti al canale Telegram clicca qui.