Garlasco, sarà replicato l’esame sul tampone orale. Il Garante blocca le foto dell’autopsia


Sarà replicato forse già lunedì l’esame sul tampone orale di Chiara Poggi sul quale sono stati rilevati due profili di Dna maschile che non appartengono né ad Andrea Sempio, l’indagato nella nuova inchiesta, né ad Alberto Stasi, condannato a 16 anni per l’omicidio di Garlasco.
I due profili – uno ‘ignoto’ e l’altro forse frutto della contaminazione da parte dell’assistente del medico legale che eseguì l’autopsia – sono stati individuati nelle analisi preliminari dell’incidente probatorio e ora i risultati dovranno essere consolidati per avere una valenza scientifica.
Nel frattempo la famiglia Poggi frena su qualsiasi conclusione. “È troppo presto” dice Dario Readaelli, uno degli esperti nominati dalla famiglia Poggi. “È come se dalla prima stringa di un’equazione complessa si ritenesse già di conoscere il risultato finale”. “Non ci sono Dna di soggetti sconosciuti sulla scena del crimine e ovviamente tanto meno sul corpo di Chiara”, ha commentato Gian Luigi Tizzoni, legale dei genitori di Chiara. Per l’avvocato, è “un dato che per quanto possiamo sapere è totalmente destituito da qualsiasi fondamento e che ancora una volta denota come, in assenza di riscontri oggettivi alternativi alla verità processuale accertata e che ha individuato Stasi quale responsabile, prospetta ipotesi infondate”.
Intanto arriva una decisione forte da parte del Garante della Privacy, che ha adottato un provvedimento di blocco nei confronti di un soggetto che sta rendendo disponibile online, a pagamento, un video contenente le immagini dell’autopsia di Chiara Poggi. Con lo stesso provvedimento, l’Autorità avverte i media e i siti web che l’eventuale diffusione delle immagini risulterebbe illecita in quanto in contrasto con le regole deontologiche dei giornalisti e la normativa privacy.