Morto l’imprenditore Stefano Dolcetta. Fatale una caduta dalle scale a Cortina

E’ morto oggi il noto imprenditore vicentino Stefano Dolcetta, 76 anni. Ex vicepresidente di Confindustria e guida per molti anni della Fiamm Energy Technology di Montecchio Maggiore, Dolcetta era caduto lo scorso 10 agosto da una scala mentre si trovava al golf club di Cortina d’Ampezzo.

Nella conca ampezzana il capitano d’impresa possiede una villa, presso la quale si trovava era in vacanza. Domenica scorsa, 10 agosto, era caduto da una scala all’interno del complesso golfistico, sbattendo violentamente la testa. Portato in ospedale a Belluno, le sue condizioni era apparse subito molto gravi e non si era più ripreso. Poi nelle ultime ore il fatale aggravamento.
Dolcetta era tornato alla guida della Fiamm, l’impresa di famiglia, leader nelle batterie per auto, nel 2010 e fu protagonista del suo rilancio, affiancando alla produzione di batterie quella di sistemi di stoccaggio dell’energia e l’illuminazione Oled.

“La notizia della scomparsa di Stefano Dolcetta ci addolora profondamente. È stato un imprenditore di grande visione e di straordinaria sensibilità umana – sottolinea Barbara Beltrame Giacomello, presidente di Confindustria Vicenza –  capace di unire alla competenza manageriale una rara attenzione per le persone e per il territorio. Per molti di noi, anche per la sottoscritta, non era solo un collega ma un amico. Nei suoi ruoli in azienda, nella società e nel sistema associativo Confindustria, Stefano ha dimostrato una dedizione instancabile e la capacità di prendere decisioni importanti con equilibrio e determinazione. Ha lasciato un’impronta concreta in ogni ambito in cui si è impegnato, ottenendo risultati che parlano ancora oggi per lui. A nome mio personale e di tutta Confindustria Vicenza, desidero esprimere la più sincera vicinanza alla famiglia in questo momento di dolore. Il ricordo del suo impegno, della sua intelligenza e del suo esempio resterà vivo in tutti noi”.

“Con profonda tristezza ho appreso la notizia della scomparsa di Stefano Dolcetta, figura di spicco dell’imprenditoria vicentina, veneta e italiana. Uomo di grande visione e determinazione, che ha saputo coniugare capacità manageriali e apertura internazionale con un forte legame con la sua terra e la sua comunità”. Così il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha espresso il suo cordoglio per la morte dell’industriale berico. “Il suo impegno alla guida della Fiamm, così come la sua attività in Confindustria hanno lasciato un segno indelebile nella storia economica e industriale del Veneto. Stefano Dolcetta è stato un esempio di come si possa fare impresa con passione, serietà e rispetto per le persone”.

“Con profonda commozione ricordiamo Stefano Dolcetta, figura di spicco dell’imprenditoria veneta, ma soprattutto cittadino profondamente legato al suo territorio”. Lo ha dichiarato il sindaco di Vicenza Giacomo Possamai a nome di tutta la comunità vicentina. “Dolcetta ha rappresentato per decenni un punto di riferimento per l’industria meccanica vicentina e nazionale, sapendo da Vicenza guardare al mondo. Ha portato in alto il nome della nostra terra, valorizzando il saper fare vicentino sui mercati internazionali, senza mai perdere il contatto con le proprie radici. Ho avuto la fortuna di conoscerlo personalmente: era un uomo che conosceva bene il valore della manifattura, della formazione tecnica, del lavoro ben fatto. Spesso ricordava come l’identità economica di Vicenza fosse costruita non solo sulle grandi imprese, ma su una rete di competenze diffuse, officine, scuole professionali, famiglie che con sacrificio e determinazione hanno reso grande questa provincia. In questo senso, è stato non solo un imprenditore, ma un interprete autentico dello spirito vicentino. Con il suo stile sobrio ma deciso, sapeva portare una visione strategica, accompagnata da un forte senso civico”.

 

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