La puzza non molla, il Comitato protesta: “Tante promesse e zero fatti. Non ne possiamo più”

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Sembrava che il problema degli odori molesti provenienti dall’azienda avicola “Molin” a Zugliano fosse stato finalmente risolto. L’intervento dell’amministrazione comunale, culminato con l’ordinanza n. 12 del 15 luglio 2025 e l’annuncio dell’installazione di sistemi batti-odori, aveva fatto sperare in una svolta. Ma ad una decina di giorni dall’articolo pubblicato su L’Eco Vicentino, che riportava le rassicurazioni del sindaco Sandro Maculan, la situazione sembrerebbe tutt’altro che risolta.

A dirlo sono i residenti di via Sant’Anastasia, riuniti nel Comitato cittadino che, per voce dei referenti Filippo Bassan, Bruno Binotto e Barbara Cunico, tornano a farsi sentire con un comunicato diretto e dettagliato: “La realtà vissuta quotidianamente dai cittadini è ben diversa da quella prospettata nell’articolo per bocca del primo cittadino – si legge nella nota – gli odori molesti permangono in modo costante e intenso, compromettendo la qualità della vita specie nel periodo estivo”. Secondo il Comitato infatti, le misure previste dall’ordinanza non sarebbero state rispettate. Dalla siepe anti-odore, che non sarebbe mai stata piantumata, all’impianto di nebulizzazione tutt’altro che attivo e funzionante: “Non basta una siepina ornamentale di 50 cm – sottolineano i residenti – serve una barriera vegetale efficace, come indicato nelle prescrizioni”.

E ancora più grave, sempre secondo i cittadini, sarebbe l’avvio del ciclo produttivo prima dell’adozione delle misure previste, in palese violazione dell’ordinanza comunale. Il sopralluogo dell’11 agosto, infatti, non avrebbe portato a riscontri concreti, e le segnalazioni inviate via mail sarebbero rimaste senza risposta: “Tante parole, zero fatti,” accusano. Il Comitato ricorda, inoltre, che già nell’agosto 2024 era stata presentata una petizione firmata da 33 residenti, indirizzata all’amministrazione e agli enti competenti. Un appello rimasto inascoltato, secondo i firmatari, che oggi chiedono “soluzioni definitive e non più promesse”. Barbara Cunico, portavoce del gruppo, ribadisce la richiesta di interventi urgenti: “Non possiamo più accontentarci di rassicurazioni. Vogliamo vedere i risultati, vogliamo vivere senza dover chiudere le finestre per non respirare aria irrespirabile”. Il caso di via Sant’Anastasia torna dunque sotto i riflettori, con il forte auspicio – espresso da diverse famiglie – che questa volta le istituzioni rispondano con azioni concrete e rapide: “Per il momento – chiosa sarcastico un residente – l’unica cosa certa è questo odore indicibile. Per il resto sono solo parole su parole. Proprio come quel famoso brano della grande Mina”.

Puzza dall’azienda avicola: installati sistemi abbatti-odori. Sindaco: “Ordinanza rispettata”