Alberto Piccolo e Officina Acquatica: il valore del Made in Italy tra palchi e piscine per yacht

2022, Eurovision Song Contest: in molti ricorderanno che, in occasione di quell’edizione del celebre festival musicale, uno degli elementi caratteristici è stata l’acqua. Chissà quanti, invece, sono a conoscenza del contributo genuinamente vicentino a tal proposito. La cascata a bordo palco infatti, come anche gli archi d’acqua ai lati dello stesso, portano la firma di Officina Acquatica, azienda di Dueville attiva nel campo della progettazione e realizzazione di scenografie d’acqua creative e sostenibili. Un’esperienza che, per una realtà nata solo pochi anni prima, costituisce una soddisfazione notevole.

“Officina Acquatica – racconta il suo rappresentante Alberto Piccolo ai microfoni di Radio Eco Vicentino – nasce nel 2019. È un’azienda che continua a crescere: quest’anno abbiamo fatto delle integrazioni acquisendo lavorazioni meccaniche che afferiscono alla carpenteria. Ci siamo dotati di questa branca, che non avevamo, in modo tale da offrire al cliente un pacchetto completo senza rivolgerci a terzi”. Una realtà, quella di Officina Acquatica, che porta avanti il proprio lavoro grazie all’apporto di una ventina di collaboratori (che Alberto non esita a confermare essere veri e propri artigiani).

Un team affiatato che ha permesso ad Officina Acquatica di incassare, dopo quella ottenuta in occasione dell’Eurovision 2022, una nuova, grande soddisfazione. Questa volta in campo navale: “Circa due anni fa – continua Alberto nella chiacchierata con Gianni Manuel per la rubrica “StartUp” – abbiamo realizzato una piscina a bordo di un maxi yacht da 50 metri. Il nostro lavoro è consistito nello sviluppo di un’impiantistica un po’ particolare, nel senso che questa richiesta non è venuta a caso”.

La commessa è arrivata, spiega Alberto, “perché nel settore navale ci occupavamo già di realizzare impianti e di eseguirne la manutenzione. Ma non era così scontato che la commessa arrivasse a noi. C’era un bel problema di fondo da risolvere su quella barca, e in molti avevano rifiutato questo lavoro”. In pratica si doveva realizzare una piscina da 3 mila litri che non doveva avere perdite che danneggiassero il garage sottostante.

Accettata la sfida, e dopo un anno e mezzo di lavoro per completare l’opera, è arrivata la ricompensa. “Un riconoscimento un po’ inaspettato – confessa Alberto -. Lo yacht è stato esposto al salone internazionale di Cannes. E in tale circostanza ha vinto l’Innovation Design Awards per tecnologie e impiantistica di bordo. È stata una bella soddisfazione”. Da dove verrà la prossima? Le opzioni non mancano: oltre agli yacht, infatti, Officina Acquatica, è attiva anche nel campo delle fontane e dei parchi acquatici. Alberto ha le idee chiare in proposito: “Entrare a far parte del team di Tomorrowland sarebbe un altro traguaro di quelli importanti”.

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