Turismo estivo, per il Vicentino più ombre che luci: “C’è qualche segnale di rallentamento”


Un’estate dai toni moderati per il turismo in provincia di Vicenza. È quanto emerge da un’indagine condotta da Confcommercio Vicenza su un campione di 200 imprese del comparto turistico, tra pubblici esercizi e strutture ricettive. Il bilancio dei mesi di giugno, luglio e agosto è definito “discreto” dalla maggior parte degli operatori, ma non mancano le preoccupazioni: in particolare, si segnala una contrazione della clientela e della spesa, soprattutto da parte dei turisti italiani.
“Viste le premesse, ovvero la crisi dei consumi che stiamo vivendo in Italia, si può parlare di una sostanziale tenuta del settore a livello provinciale” – ha commentato il presidente di Confcommercio Vicenza, Nicola Piccolo. “Gli operatori guardano al bicchiere mezzo pieno ed esprimono un giudizio complessivamente positivo, ma non possiamo ignorare alcuni campanelli d’allarme, come la riduzione della disponibilità economica, che porta a meno viaggi e meno spesa”. Nel settore dei pubblici esercizi (ristoranti, bar, pizzerie), il 44% degli intervistati ha registrato una diminuzione della clientela rispetto all’estate 2024, mentre il 28% ha rilevato stabilità e un altro 28% un aumento. Nonostante ciò, l’81% degli operatori ha espresso un giudizio positivo sulla stagione: l’8% l’ha definita “ottima”, il 28% “buona” e il 45% “discreta”. Solo il 19% ha parlato di una stagione “pessima”.
Sul fronte della spesa, il calo è stato più marcato tra i turisti italiani: il 47% delle imprese ha notato una lieve riduzione, mentre il 31% ha segnalato un calo significativo. Diverso il comportamento dei turisti stranieri, per i quali il 57% degli operatori non ha riscontrato variazioni, e solo il 9% ha parlato di una flessione marcata. Anche il comparto ricettivo ha mostrato segnali di rallentamento: il 54% delle strutture ha registrato meno clienti rispetto all’anno precedente, contro un 26% che ha rilevato stabilità e un 20% un aumento. La permanenza media è diminuita per il 27% degli operatori, mentre il 58% non ha notato variazioni. Il giudizio complessivo resta positivo per l’89% degli intervistati.
Focus su Asiago e Vicenza
L’Altopiano di Asiago ha vissuto una stagione altalenante, penalizzata dalle piogge di luglio. Il 62% degli operatori ha segnalato un calo della clientela, e il 50% una riduzione della permanenza media. Tuttavia, il giudizio complessivo resta elevato: il 96% dei pubblici esercizi e il 92% delle strutture ricettive hanno valutato positivamente la stagione.
Nel capoluogo e nei comuni limitrofi, il sentiment è più contenuto: il 69% dei pubblici esercizi ha espresso un giudizio tra il discreto e l’ottimo, mentre tra le strutture ricettive la percentuale sale all’80%. Più marcata la contrazione della clientela, segnalata dal 70% degli operatori, e della permanenza media (38%).
Le prospettive per settembre
Le previsioni per il mese di settembre sono moderatamente ottimistiche. Il 34% dei pubblici esercizi e il 26% delle strutture ricettive si aspettano un buon andamento, mentre oltre la metà prevede un mese “discreto”.
“Alle porte ci sono giorni importanti sotto il profilo turistico: da Vicenzaoro, con il ricco ‘fuori fiera’ Vioff, al Made in Malga ad Asiago”, ha sottolineato Nicola Piccolo. “Gli eventi sono certamente un volano significativo e da qui alla fine dell’anno ci saranno opportunità interessanti di visibilità per il Vicentino. L’auspicio è che il turista si fermi qualche giorno in più o torni per conoscere il territorio.” E proprio per questo Confcommercio Vicenza punta ora su una promozione più incisiva e coordinata, anche attraverso la Consulta sul Turismo e la futura Fondazione provinciale dedicata. L’obiettivo è chiaro: intercettare nuovi flussi e valorizzare le potenzialità di un territorio che, nonostante le difficoltà, continua a offrire esperienze autentiche e attrattive.
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