Giustizia, via libera della Camera alla separazione delle carriere


Via libera della Camera alla separazione delle carriere dei magistrati con 243 sì e 109 no. Avendo raggiunto la maggioranza assoluta, l’iter della riforma costituzionale può proseguire, e ora serve l’ultimo ok da Palazzo Madama. Non è invece stata ottenuta la maggioranza dei due terzi che avrebbe precluso il referendum. In aula erano presenti i ministri Giorgetti, Foti, Roccella, Tajani, Nordio e Sisto.
L’attuale articolo 104 della Costituzione afferma che “La magistratura costituisce un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere”. A questa frase la riforma ne aggiunge un’altra, specificando che essa “è composta dai magistrati della carriera giudicante e della carriera requirente”. Da qui, dunque, deriverebbe la separazione delle carriere.
Il commento della presidente del Consiglio Giorgia Meloni: “Con l’approvazione in terza lettura alla Camera dei deputati, portiamo avanti il percorso della riforma della giustizia. Continueremo a lavorare per dare all’Italia e agli italiani un sistema giudiziario sempre più efficiente e trasparente. In attesa dell’ultimo ok da parte del Senato, avanti con determinazione per consegnare alla Nazione una riforma storica e attesa da anni”.
Le parole del ministro della Giustizia, Carlo Nordio: “Per chi ritiene che sia dedito all’alcolismo, vado a festeggiare questa bellissima giornata con uno spritz. In politica chi è sconfitto cerca di annacquare l’amarezza della sconfitta con una diversione, in questo caso la bagarre è stata provocata per sminuire l’importanza della vittoria della maggioranza sulla riforma della giustizia” sottolinea Nordio. “Noi non abbiamo affatto applaudito è normale che di fronte alla vittoria, che non va vissuta come una sconfitta della magistratura e tanto meno come una umiliazione della magistratura a cui mi sento ancora di appartenere, un certo entusiasmo per una maggioranza schiacciante che penso sarà confermata anche con il referendum, sia più che normale”. Poiil ministro degli Esteri Tajani: “Ora c’è il referendum, siamo pronti a fare la campagna elettorale. C’è già il risultato del referendum fatto da Craxi che ottenne un risultato lusinghiero”.