Bloccato in montagna con la cagnolina: salvato dopo ore di paura nella Val Frenzela


Si è conclusa fortunatamente senza conseguenze una disavventura che avrebbe potuto avere esiti ben più gravi per un giovane escursionista di 24 anni, partito ieri da Gallio insieme alla sua cagnolina per una camminata nella suggestiva Valle dei Mulini e della Madonna del Buso.
Dopo aver raggiunto la Chiesetta, il ragazzo, originario di Rosolina, invece di risalire verso la strada principale ha deciso di proseguire lungo l’alveo della Val Frenzela. Un percorso impervio e poco segnalato, che lo ha portato, a circa metà della valle, a trovarsi bloccato sopra alcuni salti di roccia. Affaticato e spaventato, il giovane ha compreso di non poter proseguire né tornare indietro e, fortunatamente, è riuscito a trovare campo per il cellulare in una zona generalmente priva di copertura, lanciando così l’allarme.
L’intervento del Soccorso Alpino dell’Altopiano dei Sette Comuni, attivato dai Carabinieri intorno alle 15, è stato tempestivo. I soccorritori, messi in contatto telefonico con il ragazzo, gli hanno raccomandato di non muoversi e, grazie a una geolocalizzazione approssimativa, hanno iniziato la perlustrazione dall’alto della gola. Dopo circa due ore di cammino, la squadra ha raggiunto il giovane, che, seppur stanco e intimorito, era in buone condizioni di salute.
Dotato di imbrago per superare in sicurezza i tratti più scivolosi, il ragazzo è stato accompagnato dai soccorritori fino allo sbocco della valle a Valstagna, dove ad attenderlo c’erano i genitori e il fuoristrada del Soccorso Alpino, pronto a riportare la squadra a Gallio. Un episodio, fortunatamente a lieto fine, che ricorda però quanto sia fondamentale affrontare la montagna con consapevolezza dei propri limiti e delle difficoltà dei percorsi. Informarsi preventivamente sulle caratteristiche dei sentieri, valutare le proprie capacità fisiche e tecniche, e dotarsi dell’attrezzatura adeguata sono passi essenziali per vivere la natura in sicurezza. La montagna regala emozioni uniche, ma richiede rispetto e preparazione: solo così ogni escursione può trasformarsi in un’esperienza positiva e sicura.
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