Un corteo di voci e di bandiere per la Palestina ha attraversato le vie di Schio nel pomeriggio di ieri, sabato 27 settembre. La manifestazione, organizzata dal coordinamento Alto Vicentino per la Palestina, ha visto la partecipazione di quasi mille persone che hanno voluto esprimere la loro solidarietà al popolo palestinese e protestare contro la situazione a Gaza.
“Vogliamo rompere questo mostruoso muro di silenzio”, hanno detto gli organizzatori, “e liberare la verità”. L’obiettivo del presidio era anche quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sul ruolo di alcune aziende che, a loro avviso, “collaborano e finanziano Israele”, chiedendo esplicitamente a banche come Intesa San Paolo di “porre fine alla sua complicità con il genocidio”.
Il flash mob “rumoroso”, come lo hanno definito gli stessi organizzatori, ha cercato di attirare l’attenzione dei passanti, unendo le voci dei manifestanti alle “sirene delle ambulanze di Gaza”. I partecipanti hanno sfilato con striscioni e cartelli, esprimendo il loro forte dissenso nei confronti delle politiche di Israele e chiedendo un immediato cessate il fuoco e la fine dell’occupazione dei territori palestinesi.
Mentre le forze dell’ordine monitoravano la situazione, il corteo ha attraversato il centro di Schio. La manifestazione si inserisce in un contesto di mobilitazione più ampio che sta coinvolgendo diverse città, anche in provincia di Vicenza, in segno di solidarietà con la popolazione palestinese e a fianco della mobilitazione internazionale della Global Sumud Flotilla.