Gaza, annullata riapertura del valico aiuti umanitari. Netanyahu in tribunale

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Crediti: Medici Senza Frontiere

Il governo israeliano aveva deciso di annullare le sanzioni previste per oggi su Gaza dopo che Hamas ha accelerato la restituzione dei corpi degli ostaggi deceduti. Secondo una fonte della sicurezza israeliana però il valico di Rafah non verrà aperto oggi e si stima che con tutta probabilità si deciderà di tenerlo chiuso anche domani.

Tra gli ostaggi uccisi a Gaza restituiti a Israele sono stati ufficialmente identificati un 35enne rapito mentre tornava a casa dal festival musicale Nova, e un soldato di 19 anni preso in ostaggio dalla sua base vicino al valico di Erez. Uno dei quattro corpi restituito ieri da Hamas non è quello di un ostaggio bensì di un palestinese di Gaza. Hamas ha informato i mediatori che oggi trasferirà in Israele altri quattro corpi di ostaggi deceduti. Finora il gruppo militante palestinese ha consegnato otto salme su 28. Intanto due palestinesi sono stati uccisi dalle forze israeliane a Shujaiya, a est della città di Gaza. Lo ha riferito l’emittente palestinese al Araby.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è tornato oggi in tribunale a Tel Aviv per l’ultima udienza del suo lungo processo per corruzione, iniziato a maggio 2020. Il primo ministro ha mantenuto un sorriso mentre lui e il suo entourage di diversi ministri del suo partito conservatore, il Likud, venivano interrotti dai manifestanti durante il tragitto verso il tribunale.

Lunedì scorso il presidente degli Stati Uniti Donald Trump aveva proposto la grazia al premier israeliano per i suoi tre distinti casi di corruzione. In un caso Netanyahu e sua moglie Sara sono accusati di aver accettato beni di lusso per un valore di oltre 260.000 dollari, tra cui champagne, sigari e gioielli, da miliardari in cambio di favori politici. In altri due casi, Netanyahu è anche accusato di aver tentato di negoziare una migliore copertura stampa da parte di due organi di stampa israeliani. Il premier israeliano ha negato qualsiasi illecito, sostenendo di essere vittima di un complotto politico.

Il premier israeliano è anche soggetto a un mandato di arresto emesso dalla Corte penale internazionale con l’accusa di aver ordinato crimini di guerra nell’attacco del suo governo contro i militanti di Hamas a Gaza. Netanyahu detiene il record per il maggior numero di anni trascorsi alla guida del governo israeliano, avendo ricoperto la carica di primo ministro per 18 anni in diversi incarichi dal 1996.