Anna Zilio, svolta nelle indagini: aperto un secondo fascicolo per omicidio colposo

Non solo un’indagine per falso nei certificati medici. Ora, la tragica vicenda relativa alla morte di Anna Zilio, la runner 39enne di Marano trovata morta lo scorso 14 ottobre nella sua casa di Verona, si arrichisce di un ulteriore capitolo. Come riportato da Il Giornale di Vicenza, infatti, la procura scaligera ha aperto un secondo fascicolo d’inchiesta per omicidio colposo in concorso, al momento a carico di ignoti.
Gli inquirenti veronesi stavano già indagando, sempre contro ignoti, per appurare chi abbia falsificato i certificati medici presentati da Zilio. Il nuovo filone d’inchiesta, invece, mira a far luce sull’ipotetica presenza di sostanze tipo benzodiazepine nel sangue dell’atleta maranese. A questo proposito, Donata Favretto, professoressa associata in tossicologia forense presso l’università di Padova, riceverà dal pubblico ministero Silvia Facciotti l’incarico di compiere accertamenti medico-tossicologici irripetibili sui campioni prelevati dal corpo della 39enne durante l’autopsia.
Se l’esame dovesse confermare la presenza di tali sostanze nel sangue di Zilio, saranno almeno due gli interrogativi ai quali dare una risposta. In primo luogo, dovrà essere accertato se le benzodiazepine siano state assunte volontariamente dalla runner vicentina in dosi diverse rispetto a quelle indicate. Inoltre, si tratta di sostanze per le quali si rende necessaria la ricetta bianca non ripetibile. Dovranno pertanto essere passate al setaccio le prescrizioni mediche.
Lutto nel mondo del running: trovata morta in casa Anna Zilio, 39enne vicentina
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