Istat: 1 donna su 3 vittima di violenza. Femminicidi, polemiche su Nordio e Roccella

Sei milioni e 400mila. E’ il numero delle donne tra i 16 e i 75 anni che hanno subito almeno una violenza nel corso della vita: il 31,9% del totale. A dirlo è la terza rilevazione Istat sulla violenza di genere, denominata “Sicurezza delle donne”. Nello specifico, il 18,8% delle donne interpellate ha subito violenze fisiche e il 23,4% violenze sessuali; tra queste ultime, il 5,7% è stata vittima di stupri o tentati stupri.
Nell’indagine si sottolinea che “i partner, attuali ed ex, sono responsabili della quota più elevata di tutte le forme di violenza fisica rilevate, con quote superiori al 50%. Il 63,8% degli stupri, infatti, è opera di partner (il 59,1% degli ex partner, il 4,7% del partner attuale), il 19,4% di un conoscente e il 10,9% di amici. Solo il 6,9% è stato opera di estranei alla vittima. A denunciare però, sono ancora in poche: il 10,5%.
Aumentano gli abusi sessuali su giovani e giovanissime. Tra il 2014 e il 2025, le donne tra i 16 e i 25 anni che affermano di aver subito almeno una violenza fisica o sessuale negli ultimi cinque anni sono passate dal 28,4% al 37,6%. Considerando solo le violenze sessuali, la crescita tra le giovanissime è ancora più forte: dal 17,7 al 30,8%.
Intanto è polemica per le dichiarazioni dei ministri Carlo Nordio ed Eugenia Maria Roccella alla conferenza internazionale contro i femminicidi. “Il maschio non accetta la parità, il suo codice genetico fa resistenza” le parole del Guardasigilli. “Non c’è correlazione tra educazione sessuale e un calo dei femminicidi” dice invece la ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità. Parole che vengono subito stigmatizzate, dal Pd al Movimento 5 stelle. I dem parlano di “dichiarazioni fuorvianti”. Contro le parole di Nordio si scaglia la deputata pentastellata, Chiara Appendino: “Ci ha regalato un’altra perla”. E anche la presidente dei deputati di Italia Viva Maria Elena Boschi che ha definito le parole del ministro della Difesa come “imbarazzanti”. Poi si chiede: “È questo il contributo che il governo Meloni offre alla Conferenza contro i femminicidi?”.