Diamanti (Youtrend) sul voto: “Gli astensionisti non sono un target, sono i veneti”

Astensionismo da record e una schiacciante vittoria del governatore uscente Luca Zaia. Che cosa è successo in queste elezioni regionali in Veneto? E che cosa ci dobbiamo aspettare dal nuovo presidente? Lo abbiamo chiesto a Giovanni Diamanti, direttore dell’Osservatorio elettorale del Consiglio regionale, docente di marketing politico, political strategist, co-fondatore e partner di Agenzia Quorum e Youtrend.
Giovanni Diamanti, la percentuale di astenuti è da record. Chi non è andato a votare?
“Gli astenuti non sono più un target, non sono più un segmento di cittadini. Gli astenuti sono i veneti. Sono il 55% dell’elettorato, una grande parte dell’elettorato oggi si astiene dal voto. La cosa interessante e il motivo per cui il segmento è così ampio è che gli astenuti sono sempre più trasversali, e sono distribuiti anche a livello territoriale. Il dato di astensione è sempre più omogeneo. C’è un astensionismo diffuso”.
Secondo lei ha vinto Zaia o Salvini?
“Ha vinto assolutamente Luca Zaia, un risultato trionfale. Ha fatto la differenza e basta vedere i dati delle ultime europee per vedere quanta differenza ha fatto Zaia. Matteo Salvini ha fatto il suo, ma i consensi non sono di Salvini. Salvini ha imposto la candidatura di Stefani ed è comunque il leader del partito dove Zaia è capolista. La vittoria è di Zaia ma Salvini può festeggiare. Ma ricordiamo anche che il nuovo presidente si chiama Alberto Stefani e ha ottenuto un numero di voti personali molto elevato, più elevato del candidato del centro-sinistra. Ricordiamo quindi che anche Stefani è il dei vincitore di queste elezioni regionali”.
Lega primo partito in Veneto, vantaggio molto ampio su Fratelli d’Italia. Il punto
Se è vero che il Veneto anticipa le tendenze nazionali, come lei aveva detto alla vigilia, dobbiamo aspettarci una contrazione futura di Fratelli d’Italia?
“Sicuramente il dato non è positivo per Fratelli d’Italia. Le regionali in Veneto hanno rilanciato ancora di più di cinque anni fa Luca Zaia a livello nazionale ma non è detto che lui, che ha un profilo e una forza territoriale, abbia davvero voglia di fare un salto che lo porterebbe a Roma”.
Su quali caratteristiche dovrà avere Alberto Stefani da Presidente? Sganciarsi da Zaia? Rammendare una coalizione che necessita di una ricomposizione?
“Stefani dovrà fare un po’ di tutto. E’ evidente che i veneti chiedono una continuità con Zaia e Stefani finora è stato in grado di interpretarla. E’ evidente anche che ha una coalizione forte anche al di là della Lega e dovrà lavorare per tenerla unita. Ma comunque ha preso il 65% dei voti e deve quindi anche dimostrare la sua cifra, cioè il suo apporto personale. In campagna elettorale si è differenziato dalla comunicazione di Zaia e i veneti cercano il tipo di impostazione che ha dato finora, pacata e moderata”.
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