La cura nel fine vita entra in casa: Ulss 7 premiata per il progetto Hyginus

Affrontare le sfide di una malattia incurabile curandosi da casa ma potendo contare su un’équipe media specializzata. Quello che era solo una speranza oggi è diventato realtà grazie ad un sistema di assistenza rivoluzionario, attivato e prorogato fino a maggio 2026 nell’Altopiano dei 7 Comuni dove, per il progetto Hyginus, la Ulss7 Pedemontana ha ricevuto il premio nazionale “Prospettiva Salute”.

Il progetto si occupa della presa in carico precoce mediante cure palliative domiciliari dei pazienti non curabili.
Il riconoscimento è promosso da Ats Bergamo, Areu Lombardia e Fondazione Charta, in collaborazione con Anci Lombardia Salute e le Federsanità del Friuli-Venezia Giulia, Piemonte e Veneto, con l’obiettivo di valorizzare le più significative esperienze a livello nazionale, nella sanità pubblica, in termini di innovazione a livello tecnologico e organizzativo.

“Hyginus” è il risultato di un progetto di rete tra soggetto pubblico, l’Ulss 7 Pedemontana, e il privato sociale, la Cooperativa Insieme Si Può, insieme ai partner tecnici operativi Iqvia Solutions Italy e MedicAir Helthcare; il tutto per un investimento complessivo di oltre 314 mila euro, finanziato per un valore di 250 mila euro dalla Fondazione Cariverona, mentre la quota rimanente è stata cofinanziata per il 50% dall’ULSS 7 Pedemontana e per l’altro 50% da Insieme Si Può.

Il servizio è rivolto a tutti quei pazienti affetti da patologie non curabili (malati oncologici o con gravi insufficienze polmonari e cardiovascolari) e prevede una presa in carico precoce da parte delle Cure Palliative Territoriali con il supporto di un sistema di telemedicina: i pazienti, o i loro familiari, possono infatti contattare direttamente da casa un team composto da medico, psicologo, fisioterapista, operatori dall’Adi e infermiera coordinatrice, per eventuali necessità legate ad ogni variazione della loro condizione, con particolare attenzione per tutti quelli aspetti che influiscono sulla qualità di vita.

A seconda dei casi, il medico contattato può fornire direttamente consigli utili oppure suggerire il coinvolgimento del Medico di Medicina Generale o ancora attivare direttamente l’Assistenza Domiciliare Integrata per eventuali accessi a domicilio.

“Questo premio è un ulteriore riconoscimento dell’impegno con cui la nostra azienda sta investendo nella telemedicina, in vari ambiti – ha commentato il Direttore Generale della Ulss 7 Pedemontana Carlo Bramezza –. Nel caso specifico si tratta di un progetto sperimentale, che abbiamo attivato in Altopiano considerando anche le problematiche specifiche di quest’area in termini di accessibilità e distribuzione della popolazione su un territorio molto ampio. Si tratta di un’esperienza pilota che, al di là dei benefici concreti per i pazienti, rappresenta per l’azienda un importante test per capire se e come replicare in futuro questo modello anche in altre realtà territoriali”.

– – – – –
L’Eco Vicentino è su Whatsapp e Telegram.
Iscriviti ai nostri canali per rimanere aggiornato in tempo reale.

Per iscriverti al canale Whatsapp clicca qui.
Per iscriverti al canale Telegram clicca qui.