Caso Silva, l’allarme è un caso…”reale”. Re Carlo scrive al Comitato

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La battaglia ambientale sul caso Silva e sulla contaminazione da Pfas nel Vicentino non conosce tregua. Dopo mesi di denunce, conferenze stampa e documenti esclusivi diffusi dal Comitato Tuteliamo la Salute, la vicenda ha ormai assunto i contorni di un vero e proprio casus regionale, con ricadute che toccano la salute di migliaia di cittadini. Ma la novità più sorprendente arriva da Londra: Sua Maestà Re Carlo III ha preso posizione, scrivendo direttamente al Comitato con una lettera ufficiale su carta intestata di Buckingham Palace.

Il punto della situazione
Il Comitato ha reso pubblici i dati contenuti nelle relazioni Arpav, che certificano concentrazioni di Pfba e altri Pfas nelle cave di Montecchio Precalcino fino a 24 volte oltre i limiti di legge. Una contaminazione che, secondo gli attivisti, sarebbe stata nota al Comune già da maggio 2025, ma mai comunicata né ai cittadini né alla Commissione Ecologia.
La denuncia è pesante: mancanza di trasparenza, rischio per la salute pubblica e un territorio già compromesso da milioni di metri cubi di materiale contaminato proveniente dai cantieri della Pedemontana Veneta. In questo contesto, l’approvazione del progetto Silva Srl viene definita “irresponsabile” e “contraria al diritto ambientale” oltre ogni ragionevole dubbio. Se ancora ve ne fossero.

La voce del Re
Il colpo di scena arriva con la lettera di Re Carlo III, ricevuta dal Comitato. Il sovrano britannico, noto per la sua sensibilità ecologista, ha voluto rispondere alla missiva inviata a Buckingham Palace lo scorso settembre proprio dai promotori del sodalizio di tutela. Nelle righe indirizzate agli attivisti, Carlo III si dice “grato di aver preso l’impegno di scrivergli”, ma anche “dispiaciuto di apprendere delle difficoltà” che il Comitato sta affrontando. Pur dichiarando di non poter intervenire direttamente, il Re ha voluto esprimere “i miei più calorosi auguri” per la battaglia in difesa della salute e dell’ambiente. Un gesto che assume un valore simbolico fortissimo: Carlo III conosce Montecchio Precalcino, avendolo visitato nel 2017 per rendere omaggio ai 438 militari britannici sepolti nel cimitero militare locale. Oggi, la sua attenzione torna su questa terra, segnata da una nuova, pesante emergenza.

Il Comitato Tuteliamo la Salute ha definito la missiva “storica”, sottolineando come la vicinanza del sovrano rappresenti un incoraggiamento prezioso in una battaglia che non intende fermarsi. La sensibilità di Carlo III per le questioni ambientali è nota da decenni: già negli anni Settanta il futuro Re parlava della necessità di scelte coraggiose per la difesa del pianeta. E lo scorso aprile, davanti al Parlamento italiano riunito, aveva ribadito: “La posta in gioco è altissima, occorre restare uniti per la difesa del pianeta”. Ed il Comitato, forte di questo sostegno morale, annuncia che continuerà a vigilare e a chiedere trasparenza alle istituzioni, affinché non venga autorizzato alcun nuovo insediamento industriale in un territorio già martoriato.

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