Trovato insaguinato e col cranio sfondato sotto un ponte: è giallo sul ferimento di un 38enne romeno

Indagini serrate e riserbo dei carabinieri attorno al ritrovamento, ieri mattina, 15 dicembre, fra le cinque e le sei a Velo d’Astico di un 38enne di origini romene gravemente ferito. A trovarlo con una maschera di sangue in faccia, col cranio sfondato e rantolante è stato un addetto di Alto Vicentino Ambiente.
L’operatore ecologico è stato fermato e portato sul posto in cui si trovata il ferito (una zona impervia e fuori mano, sotto un ponte della pista ciclopedonale dell’ex ferrovia, vicino a via Velo) da un uomo dell’Est Europa che poi si è allontanato in auto facendo perdere le sue tracce prima dell’arrivo dei carabinieri.
Il netturbino ha allertato subito i soccorsi. Da quanto è emerso il 38enne non risiede in Veneto ma in provincia di Lodi si sarebbe trovato nel Vicentino per un imprecisato motivo di lavoro. Inizialmente i sanitari del pronto soccorso di Santorso avevano pensato a una caduta, magari dopo aver alzato il gomito, ma è basto poco per capire che il forte trauma e le tante fratture in testa e in faccia potrebbero dipendere da una caduta di qualche metro, forse dal ponte stesso, o da un pestaggio, magari con un corpo contundente.
Ieri l’uomo è stato trasferito all’ospedale San Bortolo di Vicenza nel reparto di neurochirurgia: le sue condizioni rimangono gravi. Gli inquirenti attendono che sia in condizioni di parlare per ottenere maggiori informazioni su quanto accaduto. Cosa faceva l’uomo nel vicentino a quell’ora? Chi era la persona che ha segnalato la sua presenza sotto il ponte? Come è rimasto ferito? Tante le domande che attendono risposta e intanto in paese più di qualcuno mormora che fosse un ladro che ha provocato la reazione dei proprietari di casa.
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