L’addio a Diana Canevarolo: attorno alla bara, chi le voleva bene. Indagini in stallo

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E’ stato il momento dell’addio, ieri pomeriggio, nella chiesa dei santi Gervasio e Protasio a Torri di Quartesolo, a Diana Canevarolo per le persone che volevano bene. La 49enne era stata trovata agonizzante in una pozza di sangue nel cortile del condominio in cui viveva in via Zara, nelle prime ore del 4 dicembre. una profonda ferita alla testa ne aveva provocato la morte dopo due giorni all’ospedale San Bortolo.

Un funerale intimo, non annunciato pubblicamente con un’epigrafe. Sulla bara, un mazzo di rose rosse. Accanto, il compagno Vittorio Arena e il figlio 18enne Nicolò, che per la mamma ha avuto parole toccanti: “Mia mamma era molto credente, però  io sono molto con la scienza, ma mi piace questo riferimento alla troppa perfezione del mondo perché possa esserci una spiegazione scientifica: come è possibile fra 7 miliardi di persone, aver avuto io una mamma così perfetta”. Durante la cerimonia funebre hanno portato un ricordo anche i fratelli e la cognata della donna. All’uscita di chiesa, alla fine del funerale, compagno e figlio della donna si sono abbracciati per darsi forza, prima della partenza del carro funebre.

Le indagini
Intanto proseguono le indagini della Questura sulla morte violenta della donna: si indaga per omicidio volontario, seguendo più piste, ma a tre settimane dai fatti, la “svolta” non c’è ancora stata. Nonostante le testimonianze di chi avrebbe sentito delle urla e le riprese delle telecamere di videosorveglianza di una casa vicino, l’indagine rimane contro ognoti. Il tutto fra le chiacchere in paese e in un clamore mediatico nazionale nutrito anche dalle interviste rilasciate dai diversi familiari. Giovedì scorso, in piazza a Torri di Quartesolo, si era tenuta una fiaccolata in ricordo della donna e il sindaco Gianluca Ghirigatto, aveva chiesto esplicitamente ai cittadini di evitare i pettegolezzi e “lasciare con fiducia che la giustizia faccia il suo lavoro”. Intanto, un assassino potrebbe essere ancora non assicurato alla legge.

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