Giunta Stefani al debutto: via libera a 83 milioni per piano casa e sicurezza idrica

La prima riunione di Giunta presieduta da Alberto Stefani si è chiusa con un segnale politico chiaro: accelerare subito sulle priorità strategiche del nuovo governo regionale, sfruttando appieno le opportunità offerte dalla riprogrammazione dei fondi europei. Una seduta intensa, che ha messo al centro la delibera di adesione ai Regolamenti (UE) n. 1913/2025 e n. 1914/2025, strumenti che aggiornano i programmi nel quadro del riesame intermedio della politica di coesione 2021-2027. Una scelta tecnica, certo, ma con ricadute immediate e concrete.
«La riprogrammazione dei fondi comunitari approvata oggi all’unanimità ci consente di impegnare subito importanti risorse per obiettivi strategici individuati nel nostro programma elettorale» ha dichiarato Stefani, sottolineando due vantaggi decisivi: l’aumento del cofinanziamento europeo dal 40 al 50% e un anno aggiuntivo per completare i lavori previsti. Tradotto in numeri, significa 50 milioni di euro destinati al piano casa e 28 milioni per interventi di resilienza idrica, due assi considerati prioritari per rispondere alle esigenze dei territori. Sul fronte abitativo, le risorse saranno indirizzate a interventi individuati in sinergia con gli assessorati al Sociale, al Lavoro e alle Imprese, con l’obiettivo di sostenere politiche per l’abitare che favoriscano i cittadini veneti e, in particolare, i lavoratori. Una parte significativa dei fondi sarà destinata alla riqualificazione di immobili pubblici, così da recuperare patrimonio esistente e ridurre il consumo di suolo.
Non meno rilevante il capitolo dedicato alla sicurezza idrica. I 28 milioni stanziati permetteranno di promuovere l’accesso sicuro all’acqua, migliorarne la gestione sostenibile e proseguire nella messa in sicurezza del territorio rispetto al rischio alluvioni, tema particolarmente sensibile in Veneto. I progetti saranno selezionati in collaborazione con l’assessorato all’Ambiente, privilegiando gli interventi già cantierabili e coerenti con lo stato avanzato dei Programmi Regionali FESR. A completare il quadro, ulteriori 5 milioni saranno destinati a investimenti legati alla piattaforma europea per le tecnologie strategiche, con l’obiettivo di sostenere la creazione di posti di lavoro qualificati e affrontare la carenza di competenze in settori innovativi, un nodo cruciale per la competitività regionale.
Una prima Giunta Stefani, insomma, che non si è limitata ad un mero atto formale di insediamento: ha scelto di partire da una leva finanziaria potente, quella dei fondi europei, per imprimere subito una direzione politica chiara. Una scelta che, se confermata e rafforzata nei prossimi mesi, potrebbe segnare un cambio di passo nella capacità della Regione di programmare, spendere e trasformare risorse comunitarie in interventi tangibili per cittadini e imprese.
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