Addio al commercialista Confente, clown “Dottor Bonario” per i bimbi in corsia. Aveva 58 anni

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“Ciao Anima Grande”. Difficile trovare la forza per un sorriso in questi giorni di lutto per molti ad Arzignano, nonostante Gianpietro Confente di sorrisi e risate ne aveva fatto una ragione di vita e del suo impegno straordinario per il prossimo. Noto commercialista della vallata di professione, dedicava buona parte del tempo libero a travestirsi da clown per intrattenere bambini malati in ospedale, sia al San Bortolo di Vicenza che al Cazzavillan di Arzignano, andando a far visita “in maschera” talvolta anche nelle case di riposo.

Dottor Bonario e Clown Zen, questi i nomi d’arte che aveva prescelto per le performance con trucco e abito multicolore che indossava insieme con orgoglio e leggerezza d’animo, è spirato a Vicenza a soli 58 anni di età. A concorrere alla morte il Covid, contro cui ha lottato strenuamente prima di spegnersi lo scorso week end. Portando con sè quell’anima buona e generosa che lo ha contraddistinto, l’indole posata e riflessiva e il suo humor elegante, suscitando cordoglio in quanti lo hanno conosciuto sia in vesti di professionista o, negli ultimi 15 anni almeno, con abiti da clown in corsia d’ospedale o in Rsa.

La notizia della resa incontrovertibile di Gianpietro Confente infatti ha raggiunto subito i reparti di pediatria di Arzignano e Vicenza: proprio in quest’ultimo ospedale citato lui stesso era stato ricoverato nel tentativo di strapparlo alla morsa della malattia. Purtroppo senza l’esito sperato. Tristezza giunta anche nella residenza per anziani cittadina allo “Scalabrin”, che visitava frequentemente prima dello tsunami coronavirus. Era stato anche ad Amatrice, dopo il terremoto del 2016 e prima ancora in Emilia, sempre tra i volontari, a ulteriore conferma del suo slancio verso il prossimo. Lunedì prossimo, alle 10.30, la cerimonia religiosa di commiato sarà celebrata ad Arzignano, nella chiesa parrocchiale di Villaggio Giardino. Ad annunciare alla città la triste notizia i fratelli e la sorella.

Il suo impegno convinto e continuo in campo sociale non si fermava solo a naso rosso e parrucca, visto che il nome di Confente si ritrova nell’atto di fondazione della sezione di Arzignano dell’associazione Malati di Alzheimer. Per un periodo di tempo lo ha presieduto, al pari del comitato che raggruppa i familiari degli assistiti proprio nell’istituto Scalabrin, dove era ospite la madre. Altre collaborazioni del volontariato, mettendo a disposizione anche la sua esperienza di commercialista, sono state ricordate nei messaggi di cordoglio apparsi in suo omaggio. Giancarlo, uomo colto e gentile oltre che di spirito altruistico, è stato ricordato dall’associazione Dottor Clown Italia. “Noi tutte e tutti lo abbracciamo con immenso affetto, grati e grate di aver potuto fare la sua conoscenza, grate e grati di aver potuto tenerci per mano per 15 anni dentro e fuori dalle corsie. Che la terra ti sia lieve caro Giampietro, che il cammino sia dolce: lasci a noi un album pieno di ricordi bellissimi che la tua dipartita non potrà mai cancellare“.

“Regalavi il sorriso ai bimbi meno fortunati, così come amavi le persone anziane di cui ti prendevi cura. Tutta la tua vita era dedicata agli altri. Ora dal cielo veglia su di noi!”. Questo il messaggio che i familiari più vicini hanno affidato all’annuncio d’epigrafe affisso nei punti pubblici ad Arzignano, di fronte a cui in tanti cittadini hanno sospirato, sapendo che ad andarsene è stato un uomo buono ed insieme a lui il suo esempio di generosità.