Anche ad Altissimo dopo Castelgomberto si rischia la zona rossa. Appello del sindaco

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Uno scorcio del centro di Altissimo sullo sfondo, il sindaco Trevisan nel riquadro

Dopo Castelgomberto anche ad Altissimo non si respira “aria buona” in questi giorni, vista l‘impennata improvvisa di casi di contagio al Covid e all’orizzonte il rischio di chiusura forzata delle attività della cittadina, vale a dire con l’applicazione della zona rossa mirata. Anche in termini assoluto non sono così tanti gli altissimensi alle preso con il coronavirus – sarebbero 21 secondo l’ultimo conteggio -, in rapporto ai residenti in paese si è toccata quota 1%.

Sotto lente d’ingrandimento quelli che vengono definiti come momenti d’intrattenimento. Assembramenti, in altre parole, in particolare, una seduta di prove canore di un coro di amici in vista di un matrimonio. Un focolaio si sarebbe alimentato in quest’occasione – il condizionale è un imperativo in questi casi -, trovando dei vettori appunto tra i partecipanti. Nonostante gli interessati si difendano parlando di distanziamento e mascherine e non tutti i partecipanti siano stati infettati.

Da quanto traspare dalle parole del sindaco, però, non si tratterebbe nell’unico evento di gruppo tra le cause scatenanti la diffusione imprevista e repentina del virus. Intanto i due novelli sposi hanno preferito – e inoltre per la seconda volta – rinviare a tempi migliori la cerimonia e la torta nuziale. Slittamento precauzionale anche per la prima confessione, in programma domenica 2 maggio, a data da destinarsi. In alta Val Chiampo, insomma, a cavallo tra fine aprile e inizio aprile si contano ora una decina abbondante le famiglie ora in quarantena, poco meno di 40 cittadini in tutto tra contagiati e contatti stretti, in attesa dello “spegnimento” del focolaio. Opportuno quindi l’avvertimento da parte di chi ha il compito di vigilare su Altissimo, vale a dire sindaco Omar Trevisan, con un accorato e determinato invito alla responsabilità individuale pubblicato l’altro giorno.

“Speravo di non dover più fare comunicazioni sui casi di contagio al Covid – così il primo cittadino in un videomessaggio alla cittadinanza dell’altra sera – invece abbiamo un alto numero di persone positive al Covid, ed è inevitabile che possa salire nei prossimi giorni visto l’andamento esponenziale. Il paese rischia il lockdown, duole dirlo ma la causa di tutto questo è stata la leggerezza con cui alcuni hanno vissuto momenti di intrattenimento che tutti sappiamo essere vietati. Ognuno è libero di pensarla e vivere come vuole, ma in questo momento e in questo contesto nessuno può mettere in pericolo la vita altrui. Sono amareggiato che certi limiti siano stati oltrepassati – è uno dei passaggi salienti del video -, anche se siamo in zona gialla non bisogna abbassare la guardia, proteggiamoci a vicenda e non molliamo”.

Un fermo immagine del discoro in videomessaggio del sindaco Omar Trevisan

Il rischio concreto consiste nella possibilità di un’ordinanza restrittiva sul territorio di competenza del Comune, circostanza prevista e autorizzata dal Dpcm in causo di elevato numero di cittadini positivi in rapporto alla maggioranza. Poco più di 2 mila ad Altissimo.  Pur se con cause a monte differenti da quelle enunciate nella valle del Chiampo, anche a Castelgomberto si naviga a vista, dopo la chiusura temporanea delle scuole secondarie di primo grado per il diffondersi dei contagi a 16 alunni, e una quarantina di casi riscontrati su una popolazione di 6 mila anime.