L’impatto dei Pfas sulla fertilità maschile in “area rossa”: parte il progetto Campus Salute

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Immagine dal sito Ilformat.info

La salvaguardia della salute delle persone in rapporto all’inquinamento da Pfas passa per la prevenzione, i controlli mirati e l’analisi scientifica dei risultati. Il Comune di Lonigo presenta così “Campus Salute“, un progetto in avvio finalizzato ad approfondire l’impatto sull’uomo delle sostanze chimiche che hanno avvelenato terre e falde. Sotto attenzione in particolare l’apparato riproduttivo maschile dei residenti nell’area. Il target interessato riguarda i cittadini maschi dai 18 ai 40 anni.

L’appuntamento per la popolazione chiamata ad effettuare lo screening è per il week end del 4 e 5 settembre, con due giornate (tra venerdì e sabato) dedicate in pratica all’indagine scientifica. La due giorni di prevenzione sarà preceduta, nella serata di giovedì, da un pubblico incontro di presentazione dell’iniziativa ai medici e alle persone interessate.

Il piano prevenzione del sistema endocrino-riproduttivo maschile a seguito dell’esposizione ai Pfas, è stato promosso dalla Fondazione Foresta Onlus assieme al Comune di Lonigo, in collaborazione con la cattedra Unesco per l’Educazione alla Salute e allo Sviluppo Sostenibile. Saranno effettuate visite andrologiche ed esami di laboratorio per una valutazione clinica dei soggetti-target della prevenzione, ai quali sarà anche somministrato un questionario per la valutazione degli stili di vita.

L’attuale stato dell’arte della conoscenza scientifica sul rapporto tra fertilità maschile ed esposizione ai Pfas deriva da un discreto numero di pubblicazioni presenti ad oggi in letteratura scientifica, non ultimi i dati del gruppo di ricerca sui giovani maschi residenti nell’area rossa, in maggior parte proprio nel territorio di Lonigo. La Fondazione istituita dal prof. Foresta nel 2007, negli ultimi tre anni ha esteso il proprio campo di azione alla prevenzione delle patologie connesse all’inquinamento da sostanze perfluoroalchiliche e ha svolto anche un’importante attività di ricerca sperimentale sulle conseguenze sanitarie dell’inquinamento ambientale.

Gli studi compiuti hanno dimostrato gli effetti negativi dell’esposizione ai Pfas su alcuni specifici aspetti della salute umana: funzionalità testicolare nel giovane, interferenza sull’attività della vitamina D alla base di manifestazioni osteoporotiche anche nei giovani, funzionalità dell’endometrio nelle giovani donne. Il focus della Fondazione, grazie al progetto “Campus Salute”, si sposta adesso sulla prevenzione della riproduttività maschile.

“Il progetto – dichiara il Sindaco Luca Restello – è stato reso possibile grazie al supporto scientifico del prof. Carlo Foresta, endocrinologo di fama mondiale. L’amministrazione leonicena ancora una volta dimostra attenzione e sensibilità anche andando contro a scelte di partito e di governo, in materia di Pfas ben diverse!”