Contagi da Covid-19: oltre 8 milioni nel mondo. Lieve aumento anche in Italia

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Secondo l’ultimo conteggio della Johns Hopkins University, i contagi da coronavirus nel mondo hanno raggiunto gli 8.349.972 casi, con 448.962 decessi a livello globale. Gli Usa sono i più colpiti, con 2.163.290 casi e 117.717 morti. L’epidemia avanza anche in Brasile, dove i contagi sono ormai 955.377, con 46.510 decessi. Il terzo Paese più colpito in termini di vittime è il Regno Unito, con 42.238 decessi e poco più di 300mila casi di contagio.

E torna leggermente a salire il dato giornaliero dei contagi da coronavirus in Italia, con un incremento di 329 casi rispetto ai 210 del giorno precedente. 43 le vittime, 163 i pazienti ricoverati in terapia intensiva. In Lombardia i nuovi contagiati sono 242 in più, pari al 73,5% per cento dell’aumento generale. Il numero dei casi totali è arrivato a 237.828. Sono 5 le regioni ad aumento zero – Puglia, Umbria, Valle d’Aosta, Calabria e Basilicata, più la Provincia autonoma di Bolzano.

Al Vito Fazzi di Lecce è stato disposto in via precauzionale, il blocco dei ricoveri nel reparto di cardiochirurgia dell’ospedale, dopo che è stata rilevata la positività al Covid-19 di un paziente operato e ricoverato nel reparto. L’uomo, che era già risultato positivo al Covid alcune settimane fa e poi era guarito (la guarigione è stata rilevata in più tamponi negativi), è risultato nuovamente positivo prima delle dimissioni.

Intanto vige la prudenza sulla possibilità di un ritorno del virus. “Non si può dire che siamo scampati ad una eventuale seconda ondata, perché il virus continua a circolare. Ma rispetto a prima siamo molto più preparati e in grado di individuare nuovi, possibili microfocolai come accaduto nel caso della Pisana a Roma”. Lo ha sottolineato su Raitre Ranieri Guerra, dell’Oms.

Gentiloni ottimista: la possibilità di una seconda ondata di contagi legati alla pandemia di Covid-19 sarebbe “lo scenario peggiore” per l’Europa, ma “in questo momento non abbiamo nessun segnale” che questa possa arrivare. Così il commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni, intervistato da France 2. “Ovviamente guardiamo a cosa succede in Cina”, ha sottolineato ricordando la previsione della Commissione di un calo del 7,4% del Pil per l’Ue, “ma in caso di seconda ondata, il crollo dell’economia sarebbe molto più serio”.

Pechino ha rilevato ieri altri 21 casi di Covid-19, comunque in calo sui 31 di mercoledì: in una settimana, le infezioni collegate al mercato all’ingrosso di Xinfadi sono salite a 158, mentre la città continua a rafforzare le misure di prevenzione e controllo. La Commissione sanitaria nazionale ha segnalato 28 infezioni nel Paese, di cui 24 di trasmissione domestica e 4 importate, e 8 asintomatici. I contagi totali sono 83.293, di cui 78.394 guariti, mentre sono 4.634 i decessi. Gli asintomatici sono 111, tutti sotto osservazione.

“Siamo vicini a un vaccino” per il coronavirus. Questa la buona notizia almeno secondo le dichiarazioni del presidente americano Donald Trump in un’intervista a Fox. L’inquilino della Casa Bianca, evidenzia come “durante le proteste tutti erano uno sopra all’altro e nessuno ha detto niente. Mentre tutti parlano del comizio di Tulsa”, nel quale parteciperanno oltre un milione di persone. Le autorità sanitarie locali si augurano che Trump rimandi l’evento così da evitare un maxi assembramento in un luogo chiuso.

Nuovo focolaio in Germania. Il cluster si è registrato nella ditta Tönnies, nel Nordreno-Vesftalia. Due terzi dei circa mille test effettuati finora hanno dato esito positivo. Circa 7000 persone legate al mattatoio sono state messe in quarantena. Chiuse scuole e asili del distretto fino alle ferie estive.