Quarto arresto per un 47enne straniero, già espulso: nascondeva 2,3 kg di coca in auto


Nonostante un ordine di espulsione dall’Italia, in quanto clandestino e pregiudicato, era libero di scorrazzare in auto per la provincia facendo da corriere per consegnare droga qua e là nel Bassovicentiino. Mercoledì è stato arresto in flagranza di reato in virtù degli oltre 2 chili e 300 grammi di cocaina in suo possesso, sostanza stupefacente che trasportava in auto quando è stato bloccato in territorio comunale di Lonigo per un controllo in strada.
A compiere l’azione è stato un equipaggio di Guardia di Finanza facente capo alla tenenza di Noventa Vicentina. Una volta espletate le procedure di identificazione del soggetto, il reo è risultato rispondere al nome di uno spacciatore noto tra le province di Verona – dove risiede, a Monteforte d’Alpone – e Vicenza, 47enne di nazionalità marocchina senza titolo regolare di permanenza in Italia.
Una serie di reati commessi in attesa di giudizio o che comunque non hanno prodotto la detenzione in carcere, per il nordafricano, fattore questi che gli permetteva di continuare ad arricchirsi spacciando droga. Ignorando sistematicamente il provvedimento di espulsione emesso dalla Questura di Verona. Una volta riconosciuto il 47enne dopo l’altolà, visionando i suoi documenti personali, dalla banca dati telematica in dotazione alle forze dell’ordine è scattato l’alert sul soggetto sospetto, inducendo la squadra operativa delle Fiamme Gialle a ispezionare la vettura su cui il fermato viaggiava da solo.
Pochi minuti per svelare il nascondiglio allestito sotto il sedile anteriore del passeggero, da dove è spuntata fuori una busta contenente due panetti di polvere bianca finissima – poi si è accertato si trattasse di cocaina -, per un complessivo peso di 2,306 grammi. I finanzieri della GdF hanno prontamente sequestrato la merce illecita, così come i due smartphones in uso al marocchino e anche l’auto utilizzata per il trasporto illecito di sostanze vietate. L’analisi dei telefoni affidata a esperti informatici consentirà di ricavare elementi utili per ricostruire la tela della spaccio di cocaina, di cui il 47enne è probabilmente un intermediario di medio livello. Valore della droga sequestrata assai ingente: la stima del possibile ricavato dopo la cessione al dettaglio oscilla tra i 120 e i 150 mila euro.
Da poco meno di 3 mesi M.A. – sono le sue iniziali – avrebbe dovuto lasciare l’Italia, dopo uno dei tanti arresti del suo curriculum nel dicembre 2024 in cui si era evidenziata la sua condizione di clandestino dopo la scadenza del permesso di soggiorno. Così non è stato, evidentemente. Inoltre, come si legge sulle testate veronesi che in più occasioni si sono occupate delle azioni illecite dello straniero, si tratta del quarto arresto in 8 anni, tra Veneto e Lombardia. Un giudice dovrà decidere nelle prossime ore quali provvedimenti cautelati assumere.