5000 km dal Senegal al Camerun in Ciao: missione compiuta per Alice e Mirco

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Si conclude, per quest’anno, il progetto di Alice Zanni e Mirco Targon, la coppia di Montecchio Maggiore che in sella al loro Ciao, partiti da Capo Nord in Norvegia sognano di raggiungere agli antipodi, Cape Town in Sudafrica, in quattro anni e quattro “spedizioni”. Dopo aver fatto Vicenza-Capo Nord nel 2021 e Parigi-Dakar l’anno scorso, questa estate hanno ripreso i Ciao in Senegal per coprire metà del percorso che li separa dal Sudafrica.
Missione difficilissima ma perfettamente riuscita: sabato 26 agosto, hanno percorso in Camerun gli ultimi 122 chilometri di questo viaggio in terra africana in sella ai loro Ciao superattrezzati. Un percorso che è durato 4690 chilometri, attraversando l’Africa più dura e pericolosa, senza alcuna assistenza tecnica, e senza riferimenti di persone del posto, in piena stagione delle piogge, spinti semplicemente dalla passione di viaggiare. “Nel posto più sbagliato possibile, con il mezzo più sbagliato possibile, nella stagione più sbagliata possibile” ha spiegato Mirco.

“Spesso quando sento qualcuno che mi dice impossibile oppure si nasconde dietro i ma o i però ed inventa scuse, comprendo che davanti a me non ho una persona spinta dalla passione, ma semplicemente ho una persona che veleggia su un desiderio incerto su un sogno che probabilmente rimarrà come tale” aggiunge Mirco.

Una coppia affiatata e piena d’amore con lo stesso sogno, come racconta Mirco in uno dei loro post su facebook, la fiducia reciproca, il desiderio di viaggiare e la loro capacità di affrontare tutte le sfide sempre con il sorriso è stata la chiave del successo del loro viaggio.
“Oggi riprende il viaggio anche se, in questa prima fase, sono costretto a partire da solo perché devo preparare i Ciao per il viaggio. Ogni volta che parto da solo, la cosa più dura è separarmi da quegli occhioni grandi e pieni di Alice. Quello sguardo semplice, innocuo, di una donna forte ma sensibile, i battiti del cuore aumentano e inevitabilmente scende qualche lacrima che, ancora una volta, mi conferma quanto importante sia Alice per me ma, soprattutto, quanto io la ami”. 

Il viaggio di quest’anno era iniziato il 30 luglio partendo da Dakar, dove l’anno precedente avevano lasciato i loro Ciao nel retro di una pizzeria (con la speranza di ritrovarli). Ogni giorno una tappa fino a raggiungere Douala, in Camerun, il 26 agosto dopo quasi 5 mila chilometri in 28 giorni, città dalla quale ripartiranno l’anno prossimo per concludere la loro impresa. Nel loro diario quotidiano sui social hanno come sempre raccontato le incredibili avventure giornaliere, tutti i contrattempi, i rischi e le tappe dettagliate del loro viaggio, dovendosi fermare spesso per colpa delle strade allagate dalla pioggia battente, o fermati per i controlli della Polizia armata lungo i confini.
Durante il viaggio non sono mancati gli imprevisti, che hanno messo a dura prova Mirco e Alice, ma che non si sono mai dati per vinti. Per colpa delle strade, spesso allagate e piene di buche, non adatte ad essere attraversate con i Ciao, questi avevano bisogno di manutenzione quotidiana, il più delle volte “on the road” con l’attrezzatura tecnica che avevano con sé, ma dovendosi affidare ogni tanto anche a meccanici di fortuna lungo la strada.
Dopo otto giorni, il 7 Agosto hanno oltrepassato finalmente il confine della Guinea e raggiungono la Costa d’Avorio. Il 12 agosto sono entrati in Ghana, hanno varcato il confine del Togo il 15 agosto per poi giungere in Nigeria il 18 agosto. 

“Sappiamo che in Nigeria dovremmo stare molto attenti, in questi primi km in terra nigeriana, noto che il macete, spesso portato dagli uomini in modo evidente nei precedenti Paesi attraversati, è stato sostituito da fucili e mitragliatori. La strada è disseminata di continui e ravvicinati controlli da parte di polizia ed esercito che indossano abbigliamento antisommossa, con giubbetto antiproiettile, scudi e ancora armi”. Racconta in uno dei post Mirco Targon.
Verso la fine del loro viaggio, il 24 agosto, si sono fermati ad Orion in Nigeria per prendere un traghetto per il Camerun, che via mare dista soli pochi chilometri e avrebbero così potuto evitare di attraversare zone allagate e fangose. 

Il 26 agosto, dopo aver percorso gli ultimi 122 km in Camerun, hanno preparato i loro Ciao per il fermo di un anno, riprenderà infatti il prossimo agosto il loro viaggio che li porterà fino a Cape Town.
“Siamo tristi nel sospendere temporaneamente questo viaggio perché, lo abbiamo desiderato a lungo, ci siamo preparati tanto e lo abbiamo vissuto molto intensamente, vivendo ogni istante dando sempre il massimo”.

Benedetta Moro