Cricket al parco: prato rovinato. Intervento della polizia locale con ammenda per 6 indiani

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La striscia di prato divenuta di terra dopo l'allestimento abusivo del campo da gioco

In questi casi si parla di “utilizzo improprio” di un luogo pubblico, per quanto non provochi danni effettivi o comunque facilmente rimediabili. Ma sono dovuti comunque intervenire gli agenti di polizia locale dei Casteli per mettere un freno a un gruppo di appassionati di cricket, sport molto praticato in Paesi dell’Asia ex colonie inglesi, intenti ad adattare al gioco il prato del parco di via Giurolo. Rovinandone inevitabilmente una parte, per quanto in maniera non intenzionale, e suscitando più di qualche mugugno a Montecchio Maggiore.

Accade spesso infatti, nell’area dell’Ovest Vicentino dove risiedono decine di famiglia di origini asiatiche, che si organizzino dei ritrovi tra amici, parenti e conoscenti per giocare a cricket. Cosa lecita, certo, a parte che il raduno si svolga in spazi appositi pubblici o privati e senza deturpare l’erba. Sabato scorso, nel pomeriggio, un  gruppetto di cittadini originari dell’India si erano dati appuntamento in via Giuriolo, muniti di mazze, palle e guantoni. Con a far loro visita, poi, gli agenti. E non certo per far da spettatori al match poi sfumato.

Erano in sei, tutti giovani uomini, in procinto di stendere un telo per allestire il campo più o meno regolamentare per dar vita a una partita. Proprio a fianco dell’area invece destinata allo sgambamento degli amici a quattro zampe. Una condotta, quella del gruppetto, che si ripeteva evidentemente, visti i segni sul prato, e che ha portato a ostacolare la crescita dei fili d’erba sul parto nella striscia di terra coperta dal telo.

Inoltre, nessuno tra loro aveva chiesto l’autorizzazione al Comune castellano per poter utilizzare a piacimento e legittimamente quello spazio. Motivo per cui è stata comminata un’ammenda in solido agli sconsolati amanti del cricket, i quali cercheranno uno spazio alternativo, ma prima chiedendo il permesso a chi di dovere. In aggiunta, toccherà a loro ripristinare lo stato precedente del manto naturale, improvvisandosi giardinieri. “Ricordo che per utilizzare il suolo pubblico è indispensabile un’autorizzazione, necessaria anche per praticare un’attività sportiva in sicurezza. Nel caso di via Giuriolo si è corso un rischio concreto di colpire pedoni, ciclisti o automobili”.