Duecento atleti di 9 nazioni per la tappa di orienteering tra Lonigo e Montecchio

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Uno scatto, sia alla partenza che fotografico, da una gara in montagna del 2020

Un lungo lavoro nel dietro le quinte, durato mesi, che non sarà vanificato nonostante la recrudescenza dell’epidemia in Italia e il “regime” di zona rossa in Veneto. La tappa internazionale di corsa d’orientamento si farà e sarà comunque spettacolo in grande stile, con 200 atleti equipaggiati con bussola, muscoli allenati e tanto fiato a sfidarsi tra campagne e colline di Montecchio Maggiore, Alonte e Lonigo nel prossimo week end, da venerdì a domenica.

L’evento sportivo denominato “Moc – Mediterranean Open Championship” è stato presentato ieri in videoconferenza, ponendo l’accento sull’ascesa che vive questa disciplina meglio nota come orienteering fuori dai confini nazionali. Sono più di una le gare in programma, con main event la tappa del World Ranking ma anche la prima prova stagionale dello “Sprint”, competizione del circuito italiano d’esordio per il 2021. Presenti i portacolori di 9 stati, con nutrito manipolo di azzurri. Al via i più grandi interpreti della disciplina come l’ottone volte campione del mondo, Daniel Hubmann, Simona Aebersold, i francesi Isla Basset e Frederic Tranchant, l’austriaco Robert Merl, il norvegese Kasper Fosser e il 14 volte campione italiano Riccardo Scalet, in gara domenica”.

A dare ospitalità alla kermesse all’aria aperta è la Regione Veneto, rappresentata ieri dal Presidente Consiglio Regionale Veneto, il vicentino Roberto Ciambetti: “voglio prima di tutto fare i complimenti agli organizzatori di questa disciplina così ricca di valori. Dobbiamo ripartire dopo un periodo difficilissimo e lanciamo un segnale forte per il ritorno alla normalità“. Anche la corsa d’orientamento ha trascorso mesi di paralisi per la pandemia, come altri sport d’altronde, l’evento ospitato a Lonigo (sabato) e Montecchio (domenica) rappresenta una sorta di emozionante primo giorno di rientro tra i “banchi di scuola”. Per quanto riguarda il Moc, si tratta delle XVI edizione, che sarà aperta venerdì sera ad Alonte in notturna, con atleti di tutte le età in gara e suddivisi nelle diverse categorie.

A dimostrare lo slancio degli organizzatori il Presidente Nazionale Fiso, Federazione Italiana Sport Orientamento: “sposo le parole di Ciambetti che guarda con attenzione agli sport di nicchia che hanno valori importanti. Mi fa piacere – dice Sergio Anesi – poter ritornare con la mia federazione alle competizioni. Abbiamo passato un momento estremamente difficile e riusciamo, attraverso un protocollo molto puntuale che ci consente il controllo dell’attività, a ripartire. Mezza Italia è in zona rossa, ma molti atleti saranno al via all’insegna della sicurezza. Ringrazio il Comitato Veneto ed il Pwt (Power World Tour) per il lavoro fatto. Ho fatto il sindaco e l’organizzatore per tanti anni e quindi conosco le difficoltà”.

Mappa e bussola costituiscono i “ferri del mestiere”

Pronti ad accogliere atleti, giudici e staff i due sindaci a nome delle due comunità coinvolte. “Sono lieto di salutare questo evento che ci fa particolarmente felici – così il leoniceno Pierluigi Giacomello. Voglio sottolineare tre concetti. Il primo i valori e la forza dello sport, come segnali di resilienza in un periodo di emergenza sanitaria. Un segnale di speranza per tutti noi. Il secondo aspetto riguardo la valorizzazione del territorio e della nostra Villa San Fermo. Il terzo aspetto riguarda l’unione di questi tre territori: Lonigo, Alonte e Montecchio. Abbiamo una cultura simile ed è giusto unirsi”. Va per punti anche il collega amministratore castellano, Gianfranco Trapula: “Un evento dalle due valenze. Far conoscere lo sport dell’Orienteering e il territorio. L’orientamento è una metafora nella vita, dove si deve correre e sapersi orientare. Quello che fate richiede molta passione, un aspetto determinante per fare le cose”.

La locandina dell’evento