Ruba un trattore da un’azienda agricola ma inciampa nella fuga: fratture a tibia e perone

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Un trattore nei campi (immagine dal web)

Caccia al ladro tra i campi di Valdimolino stanotte, quando i proprietari di un’azienda – padre e figlio – e i carabinieri di Arzignano e Valdagno hanno rincorso due malviventi che avevano appena trafugato un trattore dalla rimessa per automezzi agricoli. Il tutto è avvenuto tra le 3 e le 4 del mattino nella località collinare di Montecchio Maggiore, quando i residenti della tenuta si erano insospettiti a causa del trambusto e avevano dato l’allarme al 112 dopo aver scorto due individui sconosciuti armeggiare con il trattore.

Padre e figlio si sono messi a rincorrere i complici, raggiungendone uno: quest’ultimo, nel tentativo di sfuggire ai proprietari del mezzo si è fratturato tibia e perone in una caduta, non prima di aver sferrato un violento pugno al volto del 25enne che lo rincorreva. L’altro ladruncolo, invece, nel frattempo è riuscito a dileguarsi tra i campo lasciando il compagno  nella mani delle forze dell’ordine, sopraggiunte sul posto della concitata vicenda notturna.

Due le pattuglie inviate dalle stazioni dei carabinieri dell’Ovest Vicentino, dopo l’allarme giunto in piena notte. Per il giovane agricoltore, A.S. le iniziali, il colpo subito ha provocato un temporaneo stordimento. Ben più serie le condizioni del suo aggressore che, sentendosi braccato dai militari sulle sue tracce, è inciampato negli arbusti tra i campi, complice l’oscurità, lanciando lamenti di dolore che gli sono valsi l’individuazione da parte di chi lo inseguiva. Per lui (C.P. le iniziali), un 23enne di Montecchio Maggiore pregiudicato e quindi volto più che noto alle forze dell’ordine, è scattata la denuncia per rapina impropria, dopo il ricovero in ospedale nel reparto di ortopedia.

Il compagno del blitz fallito risulta tutt’ora ricercato, ma avrebbe le ore contate visto che le frequentazioni del giovane piantonato in ospedale sarebbero ben note ai carabinieri in servizio nell’area ovest vicentina. Negli zaini rinvenuti a ridosso dell’azienda agricola sono stati trovati numerosi arnesi da scasso: ulteriore prova che l’incursione aveva un obiettivo ben preciso.