Provincia e sindaci riuniti ad Arzignano in solidarietà ad Alessia Bevilacqua

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I sindaci vicentini si sono ritrovati oggi pomeriggio in municipio ad Arzignano per un abbraccio alla sindaca Alessia Bevilacqua, vittima nei giorni scorsi di gravi minacce.

In tanti hanno risposto all’appello del presidente della Provincia di Vicenza Andrea Nardin, che ha voluto manifestare solidarietà e vicinanza alla sindaca in maniera concreta, organizzando dapprima un Consiglio provinciale nella sede del Comune di Arzignano, poi chiamando a raccolta i primi cittadini dei Comuni vicentini.

Il colpo d’occhio era effettivamente d’effetto, tanto che le numerose fasce tricolori sedute nei banchi del consiglio comunale di Arzignano hanno commosso la sindaca Bevilacqua e non solo.
“Da sindaco oltre che presidente della Provincia so bene cosa vuole dire esporsi in prima persona prendendo decisioni anche difficili – ha esordito Nardin – per questo è fondamentale che ognuno di noi non si senta solo. Possiamo avere posizioni politiche diverse, diverse soluzioni per risolvere i problemi, ma sulla difesa della legalità e sulla tutela di chi rappresenta le istituzioni siamo tutti uniti. Essere qui oggi – ha proseguito Nardin – esprime la solidarietà nostra di sindaci e quella delle nostre comunità, ma è anche una vicinanza umana, di persone che sanno cosa vuol dire essere preoccupati per la propria famiglia e i propri affetti. Essere sindaco non è la decisione di un singolo, ma di una famiglia, perché è l’intera famiglia poi a trovarsi esposta”. 

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Un concetto che la stessa Alessia Bevilacqua ha ribadito: “Nei nostri ruoli siamo abituati ad avere e dimostrare coraggio – ha affermato – ma non nego la preoccupazione per me e i miei cari di fronte a una situazione di pericolo concreto come quella che mi è accaduta. Da subito ho sentito la vicinanza dei miei colleghi, del presidente Nardin e  di tutti gli amministratori che mi hanno chiamata. Il prefetto Caccamo e il questore Sartori mi hanno fatta sentire tutelata, con l’intervento pronto delle forze dell’ordine. E la comunità di Arzignano si è stretta attorno a me, dandomi forza”. 

Quello che ora serve, è emerso al tavolo, è che anche la normativa sia più chiara a tutela dei rappresentanti delle istituzioni, in particolare i sindaci che sono la prima linea nel rapporto con i cittadini. “Serve maggiore tutela – ha sottolineato Nardin – serve che la tutela dei sindaci sia messa almeno sullo stesso piano della libertà del singolo, altrimenti a causa di deficit normativi o processuali persone potenzialmente pericolose possono muoversi liberamente”. Su quest’ultimo punto i sindaci si sono  presi l’impegno di sottoscrivere un documento da inviare al Governo.