Quasi 40 tra parchi e giardini pubblici chiusi: verifiche su alberi e strutture ludiche

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Da ieri sera accesso vietato ai 38 parchi e giardini pubblici oggetto di sopralluoghi e lavori di pulizia

Alberi spezzati, rami pericolanti, giochi per bambini danneggiati e, quindi, situazioni da verificare con attenzione in termini di sicurezza per il cittadino e l’utente degli spazi verdi pubblici ad Arzignano e le sue frazioni. Sono stati chiusi ieri i cancelli di 38 tra parchi e giardini a libero accesso della città, a scopo di prevenzione e per favorire i sopralluoghi e i lavori di rimozione di alberature cadute sabato scorso sotto le sferzate di vento e grandine, nel corso del violento nubifragio che ha colpito l’Ovest Vicentino.

Mentre al Coc continua l’andirivieni di persone impegnate nel coordinamento di interventi da attuare e incaricate della stima dei danni – ammonterebbero a più decine di milioni di euro -, è stata diffusa la notizia della decisione presa dal sindaco Alessia Bevilacqua riguardo l’interdizione dei parchi, da intendersi fino a data da destinarsi. L’ordinanza è stata firmata ieri.

Diffusi e in alcuni casi anche importanti i danni riscontrati dai tecnici comunali all’interno di alcune delle oasi d’aria e natura incastonate nel contesto urbano, con possibili insidie rappresentante dalle piante pericolanti, ma anche delle attrezzature per il fitness all’aria aperta e quelle ludiche per i bambini. Il nubifragio del pomeriggio di sabato 29 agosto, insomma, non ha risparmiato nemmeno la natura stessa, dove era stata mantenuta intatta dalla cementificazione e dall’insediamento umano. E l’interno dei quasi 40 spazi verdi cittadini va sistemato accuratamente.

“Molte piante ed attrezzature (compresi i giochi) presenti nei parchi pubblici della città hanno subìto danni irreparabili”, spiega una nota del sindaco, “soprattutto molte piante sono schiantate o hanno rami ancora penzolanti e costituiscono quindi un pericolo per la sicurezza delle persone”. Da qui la necessità, a fini precauzionali – nessuno si è fatto male comunque – di dare disposizioni orientate alla chiusura tassativa per tutti, con la sola eccezione delle persone incaricate di rimuovere i detriti e procedere alla manutenzione delle strutture recuperabili. Interessate quindi anche le frazioni Tezze, Costo, Restena e le altre località, anche se meno martoriate dal maltempo rispetto altre aree cittadine.

La lista completa: Parco della Biodiversità, Parco “Giacomo Pellizzari” (Parco dello Sport), Parco Villa Brusarosco, Parco di Castello, Parco via Tevere, Parco via Puccini, Parco San Rocco, Parco “Ottavio Vignati” via Vasco de Gama, Parco “Loris Giazzon” in via Mure, Parco giochi Restena, Parco “Al campetto” retro chiesa di Tezze, Parco del Costo, via Ustica, via Custoza, via Valle d’Aosta, via Monte Ortigara, via Tiepolo, Parco via Mantovana, Parco via Mozart, area verde di via Orazio, via Ronconi parco giochi, via Ascari, parchetto Campo Marzio, Parco via Monte Pasubio, Parco via Umbria, Parco via Magellano, via Procida, via Tiepolo, via Catalani, Parco del Suono via Vespucci, via Panarea-via Lipari, via Elba, via Orazio, via Sicilia, parchetto di Pugnello, Parchetto Chiesa San Bortolo, via Como e Parchetto Chiesa Costo.