Si tuffa nel lago, il cuore si ferma: bagnini salvano un 31enne grazie al defibrillatore

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La piattaforma al centro del laghetto che sorge tra le campagne di Castelfranco Veneto

Ancora una volta sono stati l’immediatezza dei soccorsi qualificati e l’utilizzo rapido di un defibrillatore semiautomatico a salvare la vita di un giovane uomo vittima di un arresto cardiaco, come avvenuto una decina di giorni fa a Christian Eriksen, calciatore della nazionale della Danimarca e dell’Inter. Ieri, invece, è toccato a un vicentino di 31 anni in gita nel Trevigiano “ritornare alla vita” in seguito alla rianimazione avvenuta in una località turistica in circostanze drammatiche, dopo un tuffo nel laghetto artificiale di Pagnane nei pressi di Castelfranco Veneto.

Subito il ragazzo che vive a Sarego – R. C. le sue iniziali – si sarebbe sentito male, colpito probabilmente da una congestione visto che poco prima aveva pranzato nella baita vicino, con il cuore a dare segnali di cedimento ed andare in arresto cardiocircolatorio.

Il giovane è stato trascinato subito a riva e sono stati i bagnini a salvarlo, pronti a iniziare le manovre di rianimazione cardiopolmonare non appena si sono resi conto che il 31enne non respirava più, mentre qualcuno tra i presenti avvertiva il 118 con richiesta di soccorso urgente sul posto, con attivazione anche dell’elisoccorso da Padova. La concitata vicenda è descritta in un articolo di cronaca della Tribuna di Treviso, ripreso da tutti i quotidiani locali. Solo nella prima serata di ieri è emerso che la vittima del malore proveniva dalla provincia berica.

Secondo le informazioni rese note tre amici vicentini si erano recati presso quello che è conosciuto anche come “Laghetto di Godego”, portando con loro un cane, per godersi un pranzo in compagnia nella baita adiacente e anche il refrigerio garantito dal piccolo bacino artificiale. Subito dopo pranzo, il seraticense si sarebbe incautamente tuffato in acqua: un azzardo dopo aver consumato un pasto, visto lo sbalzo termico che può determinare malori gravi con conseguenze spesso mortali in seguito allo shock improvviso a cui si sottopone la circolazione sanguigna e quindi il cuore.

Un dettaglio della “spiaggetta” all’interno del laghetto artificiale

Il 31enne vicentino svenuto in acqua, per sua fortuna, è stato raggiunto in tempo dai due assistenti ai bagnanti presenti nella struttura. Gli stessi hanno subito iniziato le procedure salvavita, poi proseguite sul posto dal personale sanitario. Una volta stabilizzato, il giovane in condizioni di salute critiche è stato trasportato in codice rosso all’ospedale più vicino con l’eliambulanza, dove è ricoverato dal primo pomeriggio di ieri in prognosi riservata. Serviranno almeno 48 ore per valutare eventuali danni alla salute e dichiararlo, se tutto andrà per il meglio, fuori pericolo, ma già da ieri è stato espresso un cauto ottimismo sul suo recupero nei prossimi giorni dopo la ripresa dello stato di coscienza.