Altopiano ancora in buona parte al buio: a rischio il ponte “turistico”

Il comprensorio delle Melette dopo le raffiche di vento

I Sette Comuni continuano a soffrire le conseguenze delle spaventose raffiche di vento di lunedì. La corrente è stata riportata in centro ad Asiago grazie a generatori d’emergenza ma continua a mancare altrove: il sindaco di Gallio Emanuele Munari ha fatto un appello ai turisti in arrivo, “verificate la situazione delle zone dove soggiornate”.

I vigili del fuoco stanno terminando la rimozione delle piante cadute nelle strade, in particolare sulla strada che dal bivio Italiano di Roana o dal centro di Asiago porta al Vezzena e al Trentino: il tracciato dovrebbe essere sgombro entro sera. Ma ora che le strade sono libere, si contano i danni provocati dalle migliaia di alberi trascinati a terra dal vento, in tutto l’Altopiano. Impressionanti ad esempio le immagini del comprensorio sciistico di Melette (fra Gallio e Foza): a fianco delle discese verdi (piste in inverno) interi boschi sono al suolo. Impossibile al momento quantificare il danno per il comprensorio, che tra l’altro proprio in tempi recenti è ripartito con una società partecipata da azionariato popolare.

Ad Asiago e nel resto dell’area montana le squadre dell’Enel e di Etra sono al lavoro per ripristinare la corrente, che manca da lunedì alle 18: i danni sono tali che per ora non è stato possibile ricollegare l’area alla rete in pianura. Per fornire un po’ di corrente ai centri abitati, il centro di Asiago e in minima parte a Gallio, i tecnici hanno adottato soluzioni provvisorie: l’installazione e l’avvio di generatori provvisori dentro alle cabine dell’energia elettrica. Ci vorranno giorni prima che si ritorni alla normalità. La mancanza di corrente in molte aree si traduce anche in una difficoltà ad avviare gli impianti di riscaldamento (stamattina una famiglia di Asiago è rimasta intossicata dopo aver avviato un generatore).

Il sindaco di Gallio Emanuele Munari, presidente dell’Unione Montana, ha rivolto stamattina un appello via media ai turisti in arrivo per il ponte dell’1 novembre: il sindaco invita a “verificare di ora in ora la situazione nelle zone in cui si intende pernottare. La temperatura esterna è bassa, piuttosto di pernottare in condizioni critiche con bambini e anziani è meglio non venire”.

Nel resto della montagna vicentina la situazione sta piano piano tornando alla normalità. A Posina in particolare la corrente è tornata ieri alle 16, i telefoni cellulari hanno ripreso a funzionare più o meno alla stessa ora (anche se rimangono momenti di blocco). A Tonezza invece il quadro resta critico: come conferma il sindaco Diego Dalla Via, in paese la corrente elettrica manca da lunedì. La popolazione è estremamente provata.