Coppia di giovani si smarrisce tra i boschi nell’oscurità con smartphone “scarichi”

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Gli specialisti del soccorso di montagna li hanno cercati per quasi due ore e mezza tra le montagne vicentine, ma alla fine due giovani si sono “messi in salvo da soli” dopo aver avvistato una luce in lontananza, quella di un ristorante. Per poi venire raggiunti comunque dai soccorritori.

I due alquanto inesperti di percorsi di montagna, un 25enne di Grisignano di Zocco e una 21enne di Montegaldella, saliti in coppia, si erano smarriti dopo un’escursione su Cima Portule e Cima Dodici. Una volta consapevoli di essersi persi, ieri alle 19.50 hanno chiesto soccorso chiamando dall’unico dei due smartphone ancora con un minimo di carica disponibile (solo il 5%) fornendo ai soccorritori indicazioni scarne e rivelatisi poi inesatte.

A mettersi sulle loro tracce domenica sera sono stati i membri del Soccorso Alpino di Asiago, saliti in 6 sui mezzi fuoristrada in dotazione e cercando di fare una ricognizione sulle strade mulattiere in quota che potevano aver percorso i due (M.G. e A.C. le iniziali dei due escursionisti improvvisati). Attraverso un messaggio, la ragazza è poi riuscita a inviare un messaggio riportante il cartello di porta Manazzo e del sentiero 204, luogo assai distante rispetto a dove si stavano concentrando le ricerche della coppia sulla base delle prime indicazioni fornite.

In pratica, i due stavano imboccando un sentiero che porta verso la Valsugana. Chiesto quindi l’intervento dei colleghi sempre del Cnsas di Borgo Valsugana, i soccorritori si sono portati in jeep a Porta Manazzo per poi iniziare a scendere a piedi. Fortunatamente la coppia, vista una luce, è riuscita ad arrivare in un ristorante quasi in valle e ad avvertire i genitori chiaramente in apprensione e il 118 dello scampato pericolo.

Un momento dei soccorsi Cnsas