Frane in Valbrenta: pietre e detriti sulla ciclopedonale già chiusa. Ma lo stesso frequentata

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La pista ciclopedonale è transennata, ma è facile accedere contravvenendo ai divieti

Si è registrato un nuovo cedimento roccioso con conseguente caduta di detriti lungo la pista ciclopedonale che attraversa la vallata dove insiste il corso del fiume Brenta. L’allarme – e non è il primo nel 2024 – si è avvertito ieri in località Piovega di Sotto, nel territorio qui del Comune altopianese di Enego. A favorire il distacco delle pietre dalle rocce sulla parete è anche in questo caso la pioggia.

Nell’ultimo caso riscontrato non si sono registrare persone ferite, anche perchè il tratto di asfalto dedicato al passaggio di ciclisti, cicloamatori e anche pedoni in escursione era stato chiuso al transito a gennaio proprio a causa di una frana precedente. Un’ordinanza del sindaco eneghese che però non garantisce al 100% l’assenza di sportivi o appassionati di camminate in montagna da queste parti, tra valli e boschi molto frequentate anche grazie alla costruzione della pista poi aperta a tutti dal 2018.

Il rischio di nuovo distacchi di pietre, anche massi di grosse dimensioni e di vari quintali di peso, è conclamato, in particolare in giornate di maltempo e pioggia battente come si assiste in quella in corso. Pertanto l’interdizione va assolutamente rispettata, non solo per dovere civico ma prima di tutto per preservare la propria incolumità fisica, scegliendo per ora via alternative per le gite tra il Bassanese, l’Altopianese e il Trentino. Un appello rivolto soprattutto ai ciclisti, avvistati spesso con l’arrivo della primavera.

Il sindaco locale  Marco Frison invita pertanto tutti al rispetto dell’ordinanza in vigore che impedisce il transito lungo il percorso e anche di addentrarsi nell’area, oppure di rimuovere o danneggiare la segnaletica, condotte già documentate nel passato recente. Con tante di scritte fortemente polemiche nei confronti del Comune.

Foto dal web dei nuovi crolliNei prossimi giorni sono previsti dei sopralluoghi da parte dei tecnici specializzati e geologi per analizzare la situazione e il livello di rischio reale. Poi toccherà ai primi cittadini dei vari Comuni della vallata decidere quali misure prendere per rimettere in sicurezza il percorso. Dopo il necessario sgombero dei detriti, i lavori di ripristino della via ciclabile nei tratti danneggiati e anche di rimozione di rocce pericolanti precederanno l’installazione delle reti di contenimento. Il 25 gennaio 2024 un cedimento analogo, da cui l’ordinanza.