Ortopedia rischia lo stop: botta e risposta sull’ospedale tra Comune e Ulss 7

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L'ospedale di Asiago

I diciotto posti letto del reparto di Ortopedia e traumatologia dell’ospedale asiaghese potrebbero essere sospesi, temporaneamente, a causa di pensionamenti e spostamenti dell’equipe medica. Il sindaco Roberto Rigoni Stern è sulle barricate, “impensabile”, mentre il dg Giorgio Roberti fa sapere che sono stati già da tempo avviati bandi per nuove assunzioni.

Rigoni Stern fa sapere che il tema è emerso nell’ultima riunione dell’Unione Montana dei sindaci dell’Altopiano, durante un confronto con lo stesso direttore generale. “A fronte dei segnali allarmanti che provengono dall’ospedale di Asiago in merito allo stato di precarietà del reparto di Ortopedia, ritengo sia impensabile la sospensione dell’operatività paventata dalla direzione nel corso dell’ultimo incontro tenutosi presso la sede dell’Unione Montana alla presenza dei sindaci – dichiara Stern con una nota ufficiale – il nostro ospedale non può sospendere alcun tipo di operatività, tanto meno quella dell’ortopedia, da sempre tra i fiori all’occhiello della nostra sanità. Dispiace rilevare il grado di superficialità con cui è stata gestita questa vicenda dal momento che si era a conoscenza del pensionamento del primario, dottor Costacurta, già dal 17 aprile di quest’anno e nulla è stato fatto per garantire la continuità del servizio attraverso una sua riorganizzazione. Certamente, non accetteremo alcuna sospensione e confidiamo in una rapida soluzione del problema attraverso l’individuazione di un nuovo primario che possa garantire il livello del reparto affiancandosi a medici competenti che possano garantire l’efficienza che da sempre questo settore del nostro ospedale ha mantenuto nei confronti dei nostri cittadini e dei tanti pazienti che provenivano da fuori Ulss”.

Non finisce qui, però. Il sindaco, qualora il rischio di sospensione diventasse reale, annuncia un’imponente mobilitazione direttamente a Venezia. “Credo che se a novembre non avremmo garanzie ufficiali – conclude infatti Stern – provvederemo ad impegnare adeguate risorse per accompagnare migliaia di cittadini altopianesi a rivendicare innanzi al palazzo della Regione il loro sacrosanto diritto di godere di servizi sanitari all’altezza di un territorio montano verso il quale si deve portare doverosamente rispetto”.

Il direttore generale ha risposto diffondendo alla stampa una nota in cui, dettagliatamente, ricostruisce le azioni dell’Ulss 7 in merito a questa vicenda: Roberti fa presente che già tre giorni dopo la comunicazione del primario, ad aprile, l’azienda aveva avviato l’iter che – dopo il via libera della Regione – dovrebbe portare a dicembre alla conclusione di un bando per l’assunzione di un nuovo primario. Non solo, dall’inizio del 2017 l’Ulss ha aperto tre bandi per l’assunzione di nuovi medici nel reparto ma la risposta da parte di professionisti è stata scarsissima (solo un medico, su quelli risultati idonei nei due bandi già conclusi, ha accettato l’assunzione a tempo indeterminato) quindi l’azienda ha differito l’aspettativa dell’equipe asiaghese di tre mesi. In sintesi l’Ulss starebbe provvedendo ma la comunicazione, venti giorni fa, da parte di tre medici dell’equipe asiaghese di un imminente spostamento altrove per aver vinto altri concorsi rende la situazione complicata. Roberti replica a Stern: “Riassumendo, in presenza di una evidente grave carenza di medici, l’azienda ha provveduto nei tempi e senza superficialità, contrariamente a quanto affermato dal sindaco di Asiago, ad attivare il concorso per la copertura del posto di primario e quello per i dirigenti medici ortopedici”.

Di seguito, la nota stampa completa del direttore generale dell’Ulss 7: “In merito alle affermazioni del sindaco di Asiago, pur comprendendo la sua preoccupazione e l’evidente disagio causate dalla situazione relativa al personale dell’Ortopedia operante nel locale presidio ospedaliero, preoccupazione che appare condivisibile, considerato il fatto che la carenza di personale medico si è evidenziata anche nella nostra Aulss7 Pedemontana come in altre realtà sanitarie non del solo Veneto, mi corre l’obbligo di dare tutte le informazioni sul caso in oggetto, informazioni che aiuteranno anche a capire quale sia stato il livello di attività, importanza, serietà date da questa Direzione Generale per il superamento del problema. Il 13 aprile 2018 il dottor Costacurta, primario dell’Ortopedia di Asiago, ha presentato domanda di quiescenza, a decorrere dall’1 gennaio 2019. Il 16.4.2018, cioè tre giorni dopo, l’azienda ha richiesto la prevista autorizzazione regionale per poter bandire il relativo concorso. La risposta regionale è pervenuta il 28 maggio 2018. Come previsto dalla procedura, il collegio di direzione, regolarmente convocato, si è espresso sul profilo da indicare nel bando di selezione, il 24 luglio 2018. Una volta individuato il profilo, ho approvato il bando di concorso la cui pubblicazione sul Burv è prevista per il 12.10.2018. Si prevede la conclusione dei rimanenti adempimenti (pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, sorteggio prima e nomina poi della commissione esaminatrice, ammissione dei candidati ed espletamento della prova selettiva) entro il mese di dicembre 2018. In ogni caso fino alla cessazione dal servizio dell’attuale primario – 1.1.2019, il suo posto non potrà essere coperto.

Con l’occasione riferisco sulla situazione dell’intero organico dell’equipe ortopedica di Asiago. Mi sono pervenute solo venti giorni fa, il 18 e 19 settembre 2018, le richieste “di aspettativa a decorrere dal 15.10.2018, per conservazione del posto durante il periodo di prova (sei mesi), a seguito assunzione presso altra azienda”, dei tre medici in servizio in Ortopedia di Asiago. Per il contratto nazionale di lavoro il posto va conservato. Infatti in caso di mancato superamento del periodo di prova o per decisione dello stesso professionista, il dirigente ha diritto di rientrare nell’azienda di provenienza. Pertanto, in presenza di concessione dell’aspettativa, i posti possono essere ricoperti esclusivamente per supplenza del titolare temporaneamente assente (utilizzando a tal fine graduatorie disponibili). Già in aprile 2017 alfine di precostituire una graduatoria indispensabile per poter procedere all’assunzione, questa azienda ha bandito un concorso pubblico per posti di medico ortopedico. Dei tredici candidati che hanno presentato domanda solo quattro si sono presentati alle prove e dei tre dichiarati idonei solo uno ha accettato l’assunzione. Vista la situazione è stato bandito anche un avviso a tempo determinato in ottobre 2017: dei tre medici presenti al colloquio nessuno ha accettato l’assunzione. Un altro concorso è stato bandito il in marzo 2018: 21 domande presentate, nove presenti alle prove, cinque assunti e quattro hanno rinunciato all’assunzione a tempo indeterminato. In giugno 2018 siamo ripartiti con un nuovo concorso per l’assunzione a tempo indeterminato il cui espletamento è fissato al 5.11.2018 con sette domande pervenute. In relazione alla domanda di aspettativa dei tre medici ortopedici di Asiago e agli scarsi risultati ottenuti dalle procedure concorsuali espletate abbiamo proceduto il 20.9.2018 a richiedere alle aziende Ulss venete l’utilizzo di eventuali graduatorie di avviso o concorso di dirigenti medici di ortopedia a loro disposizione. A tutt’oggi tre delle otto aziende hanno risposto di non disporre di graduatorie utilizzabili. Necessariamente perciò l’azienda ha differito il termine della concessione di aspettativa richiesta di tre mesi (15 gennaio 2019) per evitare l’interruzione del servizio nel presidio ospedaliero di Asiago. Riassumendo, in presenza di una evidente grave carenza di medici, l’azienda ha provveduto nei tempi e senza superficialità, contrariamente a quanto affermato dal sindaco di Asiago, ad attivare il concorso per la copertura del posto di primario e quello per i dirigenti medici ortopedici”.