Bramezza racconta la sanità nell’Ulss 7: “Entro giugno azzerate le liste d’attesa”

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Una macchina difficile da governare, quasi una sfida quella del direttore generale dell’Ulss 7 Pedemontana Carlo Bramezza, a capo della struttura dal febbraio 2021, con oltre 4500 dipendenti diretti ed un bilancio di circa 850 milioni di euro: un incarico impegnativo assunto in pieno periodo pandemico, ma non per questo meno centrato anche fuori dall’emergenza su quello che è il servizio alla persona senza dubbio più importante.

Laureato in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Bologna, una consolidata esperienza in varie Case di Riposo sino all’esperienza come direttore per 8 anni dell’Ulss 10 “Veneto Orientale” e al successivo approdo in terra vicentina in un momento particolarmente probante: “Quando sono stato nominato – racconta il Dg Bramezza – avevamo l’Ospedale di Santorso sostanzialmente mobilitato per il discorso Covid, quello di Bassano del Grappa che fortunatamente ha potuto proseguire la sua attività e quello di Asiago diviso a metà: con oltre 2mila vaccini al giorno sembravamo più un esercito in guerra che un presidio sanitario, ma apprezziamo ciò che questo ha significato per ritornare alla normalità”.

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Una situazione senz’altro migliorata anche dal punto di vista logistico grazie alla Pedemontana che ha dimezzato i tempi di spostamento tra Bassano e Santorso consentendo un virtuoso scambio di équipe mediche “senza che sia il cittadino a doversi spostare”: “Quello delle liste d’attesa – spiega senza troppi giri di parole il dirigente – rimane un problema importante, acuito prima dalla pandemia e poi dal ricambio di medici che c’è stato. Grazie ad una riorganizzazione concordata, siamo però passati da 43mila richieste inevase di un anno fa, alle 20mila attuali, confidenti di azzerarle entro i prossimi sei mesi: questo, va detto, grazie ad uno sforzo eccezionale del nostro personale anche nei giorni festivi”.

Un carico sulle spalle della sanità determinato anche da una popolazione che invecchia e che grazie a terapie sempre più efficaci, può comunque condurre una vita soddisfacente anche in tarda età: “La cosa che comunque fa piacere notare – prosegue ancora Bramezza – è che mai come in questi mesi stiamo assistendo ad un significativo numero di assunzione di giovani specializzati: una situazione che ci fa guardare con una moderata fiducia al futuro, nonostante il lavoro che ci attende”.

Altra tematica particolarmente sentita forse perchè vicina al “percepito” della popolazione è quello dei medici di famiglia, dove dopo numeri a doppia cifra negli anni scorsi, nel 2024 sta vivendo finalmente una stabilizzazione che non lascerebbe spazi vacanti: “Se su questo fronte posso ritenermi ora soddisfatto pur con un’attenzione che rimarrà alta – conclude il direttore generale dell’Ulss 7 – è su quello del disagio psichico nei più giovani che al momento stiamo rincorrendo una criticità sempre più impattante. La figura del neuropsichiatra è sempre più rara, ma ne stiamo assumendo e mi sento di promettere che anche grazie alla riapertura del Centro di Salute Mentale di Schio, potremo meglio affiancarci alle famiglie che vivono questo disagio.