Moschea, intervengono i musulmani: “Noi sempre corretti”. Mentre Schneck attacca Casarotto

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Il cartello dei lavori del centro islamico

Un edificio a tre piani con finestre dal caratteristico stile mediorientale, un grande spazio centrale per i momenti religiosi e gli incontri, un parcheggio da 60 posti auto. Il progetto dell’ampliamento della sede della comunità islamica Il Futuro, nella frazione di Lampertico di Thiene, va avanti da due anni. E’ partito ottenendo dal Comune le autorizzazioni del caso e costerà alla comunità musulmana 523mila euro (cifra riportata nel cartello dei lavori). E sul tema da giorni monta la polemica: alle accuse degli avversari il sindaco uscente Giovanni Casarotto (ricandidato) ha ribattuto accusando gli oppositori di raccontare “balle spaziali, l’autorizzazione per il primo insediamento venne concessa nel 2005 da Schneck che allora governava Thiene”. Attilio Schneck, candidato della Lega Nord, non ci sta e torna a incalzare il primo cittadino: “La concessione dei lavori è stata rilasciata nel 2015. Chi l’ha rilasciata? Di certo non noi”. E intanto, sulla vicenda interviene la stessa comunità musulmana. Il presidente Essadi Rachid dichiara di aver accolto “con sorpresa e stupore le dichiarazioni” sentite in questi giorni, ricorda che il progetto di Lampertico “ha avuto tutte le autorizzazioni previste per legge ed è finanziato interamente dai propri soci”, sottolinea che la comunità “ha sempre avuto un comportamento leale e trasparente con tutte le amministrazioni” e si è “impegnata in tutti questi anni a diffondere la cultura del dialogo interreligioso ripudiando ogni forma di violenza”. Infine, Essadi Rachid avverte che la nuova struttura non sarà “un semplice luogo di culto bensì una realtà multidisciplinare”.

Di seguito, riportiamo integralmente la nota della comunità Il Futuro e poi le repliche della Lista Schneck a Casarotto, diffuse ieri via social network:

“L’Associazione culturale e sportiva Il Futuro di Thiene ha accolto con sorpresa e stupore le dichiarazioni di alcuni esponenti politici thienesi in riferimento alla costruzione della nuova sede legale dell’associazione, progetto che ha avuto tutte le autorizzazioni previste per legge e finanziato interamente dai propri soci di cui molti sono cittadini italiani. L’associazione Il Futuro che fa capo al centro islamico di Thiene, aldilà di ogni polemica a scopo elettorale ribadisce che dalla sua costituzione:
– ha sempre avuto un comportamento leale, trasparente e rigoroso nei confronti delle istituzioni civili e religiose e ha sempre lavorato bene con tutte le amministrazioni.
– ha sempre operato nel rispetto delle leggi in vigore e del buon vicinato.
– si è contraddistinta con un intenso programma di iniziative interculturali , sociali, educative , sportive e famigliare.
– Si è impegnata in tutti questi anni a diffondere la cultura del dialogo interculturale ed interreligioso, della cittadinanza attiva, della partecipazione sociale ripudiando ogni forma di violenza, estremismo ed illegalità.
– l’associazione Il Futuro non considera il centro islamico un semplice luogo di culto bensì una realtà multidisciplinare dove la salvaguardia della tradizione religiosa è solo un interesse tra tanti altri.
– Si è dedicata con professionalità alla formazione e alla prevenzione tra i giovani e i meno giovani facendo leva sul ruolo educativo dello sport.
Pertanto, invitiamo tutti i cittadini nel Comune di Thiene a non cadere nella trappola di una certa campagna elettorale che gioca sulla paura e sulla divisione. Da cittadini responsabili ed impegnati, crediamo sia più corretto ed utile confrontarsi sui problemi quotidiani della gente e non creare fossati e muri tra loro. Infine, ricordiamo a tutti che le porte dell’associazione il Futuro sono sempre state e saranno sempre aperte a chi vuole conoscere in prima persona la nostra realtà sociale.
Il presidente, Essadi Rachid”

Di seguito l’intervento di Schneck su Facebook, divulgato assieme alla foto del cartello degli attuali lavori.

“Rispondiamo subito al sindaco Casarotto con questa foto! Giusto per ricordare che la concessione dei lavori è stata rilasciata nel 2015! Da quel momento è stato lui a tacere su questo ampliamento e su questa vicenda. Chi ha rilasciato la concessione per questa moschea?! Di certo non noi.
Così come nel 2009 ci siamo opposti insieme a tanti che adesso lo sostengono ad una moschea a Thiene”.

Alla richiesta di spiegazioni di un utente, sempre nella pagina Facebook Schneck Sindaco il candidato leghista ha ricostruito la cronologia della vicenda e precisato la propria posizione:

“Nel 2005 con Attilio Schneck, nasce il centro “islamico”, questo centro vuole essere un primo passo verso la piena integrazione della comunità mussulmana in città. Successivamente nel 2009 il sindaco Maria Rita Busetti decide di non portare avanti la costruzione di una moschea, ritenuta non necessaria vista la poca integrazione della comunità con il tessuto sociale. Arriviamo poi a Casarotto, che subentra alla guida di Thiene nel 2012. Nel 2015 viene presentata istanza per un ampliamento della palazzina, sede dell’associazione culturale. Viene dato via libera al progetto, che come si è visto da giornali e foto in rete ha più la forma di una moschea che non di una “sala polifunzionale”. Da qui la nostra presa di posizione nei confronti del sindaco, che secondo noi, ha voluto tacere per evitare giuste critiche nei suoi confronti”.