Via Maestri del Lavoro, Orsi: “Il problema è la velocità, autovelox come deterrente”

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“Stiamo valutando possibili soluzioni per far rispettare i limiti di velocità in via Maestri del Lavoro e fra le ipotesi c’è anche quella di mettere degli autovelox. Dispiace dover usare le risorse che derivano dalle multe per porre in essere strumenti che provocheranno altre multe, ma a questo punto, se è quello che serve per garantire la sicurezza sulla strada, non ci tireremo indietro. Fra l’altro essendo una strada extraurbana non abbiamo necessità che vi sia la pattuglia per la constatazione immediata dell’infrazione al codice della strada”.

Il sindaco di Schio Valter Orsi parla e sul tavolo ha una prima relazione della polizia locale relativa all’incidente mortale avvenuto in via Maestri del Lavoro ieri sera, nel quale ha perso la vita la 37enne ungherese, con residenza a Marano Vicentino – Anita Vizi – mentre un altro automobilista di 58 anni di Valdagno – Roberto Danieli – è in gravi condizioni all’ospedale di Santorso.

Sei incidenti importanti in meno di quattro mesi: questa è l’istantanea che restituiscono le cronache rispetto alla strada comunale che passa a sud della zona industriale scledense. Il colpevole per il primo cittadino di Schio è uno: la velocità. “Inutile nascondersi dietro ad un dito, non è questione di illuminazione o altro, il problema è che in quella strada si tende a correre. L’illuminazione peraltro è già prevista nel completamento dell’opera, che ricordo nel suo progetto definitivo non è ancora ultimata. Proprio in questi giorni mi è giunto il verbale di collaudo di alcune opere di finitura realizzate recentemente”.

Per cercare soluzioni, Orsi pensa di mettersi attorno ad un tavolo con i tecnici del Comune, la polizia locale, carabinieri e polizia: “Se gli autovelox possono essere un buon deterrente al superamento dei limiti di velocità li prenderemo seriamente in considerazione. E’ un peccato dover intervenire sempre con multe e sanzioni perché manca l’educazione stradale, ma l’alta velocità è il  problema che ci viene segnalato da più parti e che pare possa essere all’origine anche del drammatico frontale di ieri sera”.

“Avevamo già chiesto due anni fa – conclude il sindaco di Schio – di poter installare un sistema di videosorveglianza che permettesse di identificare chi spingeva troppo sull’acceleratore, ma le forze dell’ordine ci hanno detto che non è possibile”.

Intanto c’è disperazione e sconcerto a Marano per la morte di Anita Vizi. Gli amici stanno cercando di mettersi in contatto con i parenti della donna in Ungheria.