Sei afghani in fuga dai Balcani nascosti in un tir. Cinque sono minori: uno ha 10 anni

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Sei profughi afghani, cinque dei quali minorenni (uno di solo dieci anni), sono stati rintracciati ieri nel Bassanese dai carabinieri di Nove e Bassano dopo essere scesi da un tir nel piazzale di un’azienda di Cartigliano.

Tutto inizia intorno alle 10 di ieri quando al 112 arriva una telefonata da parte del titolare della ditta Sartor Legnami di Cartigliano: “Sei persone sono scese da un camion appena arrivato in azienda e sono fuggite”. Il mezzo, un autotreno carico di legname proveniente dalla Bulgaria, è stato di fatto utilizzato come trasporto abusivo dai sei profughi: l’autista ha descritto ai militari infatti le pause del suo viaggio durante le quali avrebbero potuto essersi inseriti all’interno, ricavandosi una zona ove nascondersi. Da quanto rinvenuto all’interno, ossia carte di alimenti e urina, si presume possano essere saliti in una sosta lungo i Balcani.

Immediatamente è scattata l’allerta a tutti gli equipaggi sul territorio per la ricerca attiva dei sei profughi, non avendo alcuna idea di chi fossero e di quale fosse la loro destinazione finale. In poco più di un’ora i carabinieri hanno stretto una fitta maglia di controlli che ha portato al loro rintraccio, anche grazie ad alcune segnalazioni di cittadini che avevano visto il gruppo in fuga nelle campagne. Il gruppo è stato infatti individuato a bordo di un taxi diretto alla stazione ferroviaria di Bassano e quindi condotto alla caserma di via Emiliani.

Nel gruppo, stando a quanto da loro dichiarato, cinque minorenni e un maggiorenne: avrebbero infatti rispettivamente 28, 17, 16, 15, 14 e il più piccolo solo 10 anni. Hanno richiesto protezione internazionale in quanto in fuga dalla guerra: la prefettura di Vicenza ha già disposto la prima accoglienza del 28enne e del bambino di 10 in un appartamento della cooperativa “Casa Colori”: si tratta infatti di padre e figlio. Per gli altri minori la cooperativa ha trovato invece una sistemazione in accordo con la parrocchia di San Vito ed il relativo centro parrocchiale, che hanno dato da subito massima disponibilità. Anche il Comune di Cartigliano si è attivato, di concerto sempre con la prefettura, per una sistemazione stabile.

È stata informata anche la Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minori per gli eventuali provvedimenti del caso. Fra le altre cose, sarà da vagliare la posizione effettiva del ragazzo di 17 anni, che dalla radiografia della mano risulterebbe essere in realtà maggiorenne. Tutti i profughi sono stati subito visitati presso il Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 7 e non presentano problemi di tipo sanitario.