L’arbitro della partita è senza green pass: non si gioca. Rinviata gara di calcio a 5 amatori

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

Tutti pronti in campo per giocare la partita del debutto stagionale, dopo un anno a mezzo di pausa forzata a causa del Covid-19, ma l’arbitro rimane fuori dalla palestra di Cassola – in quanto non fornito di green pass – e “salta” così il tanto atteso primo fischio d’inizio di una gara di calcio a 5 amatoriale vicentina.

Nel dettaglio si trattava del match tra Cosmos Nove e Sarcedo, come accennato uno dei due incontri inaugurali del torneo nel girone C del campionato provinciale organizzato dal Comitato Csa di Vicenza.

Un “duello” sportivo rinviato ora a data da destinarsi dopo l’imprevisto di ieri sera, causato dal mancato arrivo del direttore di gara alle 21 di giovedì sera. O meglio, dall’accesso negato al “fischietto” designato all’impianto di gioco, visto che le norme sanitarie nazionali prevedono di esibire la certificazione verde oppure l’esito negativo di un tampone rapido per chiunque si rechi in una struttura al chiuso. Tutti in regola con i protocolli richiesti sia i giocatori che i dirigenti delle squadre che già da mezz’ora sudavano in pista nei minuti che precedevano la disputa del derby, mentre proprio colui che in campo funge da garante delle regole (del gioco in questo caso) è stato per così dire “colto in fallo” al momento della misurazione della temperatura corporea e del controllo del green pass.

Condotta obbligata per l’accesso agli impianto sportivi indoor a cui devono scrupolosamente attenersi i dirigenti delle società ospitanti ad ogni livello, anche tra gli amatori. I dirigenti di casa, infatti, hanno applicato le disposizioni di legge e, visto che ormai l’orario serale già avanzato non consentiva di sostituire l’arbitro non vaccinato e “ritardatario” per quanto riguarda il tampone rapido, non è rimasto che ufficializzare il rinvio della partita. E, al massimo, accontentarsi di tirare qualche pallonata in via amichevole per smaltire il mix di rabbia e delusione per la sfida slittata in data da destinarsi, con pantaloncini e maglia della divisa di gioco già indosso e l’adrenalina in corpo.

Si è poi saputo che all’origine del problema ci sarebbe stato un banale disguido di natura lavorativa: il direttore di gara non avrebbe fatto in tempo a recarsi in una farmacia del Bassanese per sottoporsi a un tampone rapido, non preoccupandosi però di avvertire l’ente di promozione sportiva che organizza il torneo. Lo avesse fatto, in questo caso, con ogni probabilità ci sarebbe stato margine per sostituirlo nel ruolo in extremis evitando il rinvio e il soprattutto clamore sorto intorno alla vicenda.

“Ci siamo scusati con entrambe la società – fa sapere l’associazione che ha sede a Vicenza in via Trento – e le spese sostenute da entrambe saranno rimborsate. La persona che era stata incaricata di dirigere la gara ha subito avvertito al suo arrivo del disguido e il club ospitante ha semplicemente applicato i protocolli sanitari, nulla da eccepire. Per le decisioni in merito farà fede il prossimo comunicato ufficiale. Come organizzatori ci adopereremo affinché queste cose non accadano nuovamente in futuro: tutti devono prestare attenzione alle normative e avvertire in caso di imprevisto, visto che sono regole peraltro conosciute a dirigenti, atleti e quindi anche arbitri”.

L’incontro di giovedì sera non era l’unico in programma per il debutto del girone: è il caso di dire “tutto in regola” invece a Dueville, dove il fischio d’inizio è arrivato puntuale così come il triplice segnale conclusivo. Per la cronaca il Murazzo, squadra di casa, ha battuto il Silva Marano per 6-5, un “pass” con semaforo verde da tre punti per la squadra di casa, mentre le due formazioni avversarie Cosmos e Sarcedo dovranno accordarsi per recuperare il “battesimo” mancato.