Uno stadio vicentino sarà intitolato a Paolo Rossi: è il “Maracanà” di Cassola

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Dove la passione per il calcio chiama, c’è la memoria di un grande campione e bomber del pallone a rispondere. Ed è così che si sta materializzando l’idea di intitolare lo stadio di San Giuseppe di Cassola a “Pablito”, il Paolo Rossi indimenticato capocannoniere del Mundial ’82 morto due anni fa. Proprio dopodomani, venerdì 9 dicembre, si celebra l’anniversario dalla sua scomparsa, avvenuta a seguito di una malattia incurabile.

A venire intitolato del calciatore di Prato “esploso” sportivamente parlando con la maglia biancorossa del “Lane”, sarà l’impianto sportivo polivalente dove gioca l’Eurocalcio Cassola, blasonata società del calcio dilettantistico veneto. Sede di allenamenti anche della nota società di atletica Gruppo Sportivo Marconi.

La decisione presa in Comune è avvalorata dal nulla osta concesso dal Prefetto di Vicenza, che ha consentito di ovviare ad una norma statale che prevede la necessità dei 10 anni dalla morte di un cittadino italiano prima di poter intitolarne al nome una piazza, una via o, come in questo caso, uno stadio. Anche in questo caso, come nella piazzetta dedicata a Paolo Rossi di fronte all’ingresso dello Stadio Romeo Menti di Vicenza, vista l’eccezionalità la richiesta è stata accolta, “sbloccando” l’iter di approvazione.

L’idea era nata all’indomani della morte del campione italiano, telecronista sportivo in quei tempi, a 64 anni di età. La pandemia prima e la necessità di attendere l’esito dell’istanza poi avevano messo in “pausa” l’intenzione dell’allora amministrazione comunale, ripresa nei mesi scorsi e ora prossima al varo definitivo. Ad oggi non si conoscono i tempi precisi entro cui avverrà l’intitolazione ufficiale, ma è ormai certo che il territorio vicentino avrò il primo stadio intitolato al n°9 per antonomasia del calcio italiano nel futuro prossimo. Chiamato in maniera ufficiosa “Maracanà” dai tifosi cassolesi, il campo sportivo comunale assumerà quindi nuova denominazione.

In passato, in tanti avanzarono la proposta di dedicare anche lo Stadio Olimpico di Roma al calciatore toscano, suscitando un vespaio di polemiche nella capitale. Una questione mai accantonata e che risulta tutt’ora ancora aperta, di cui fu promotore il politico veneto Zanettin, con tanto di approvazione da parte della Camera dei Deputati, a cui però non si è dato un seguito concreto.