Coppia di trentenni trevigiani spaccia a Bassano: sequestrati quasi 4 chili di droga

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Unità cinofile al lavoro (foto d'archivio)

Sono stati osservati, pedinati e infine messi “spalle al muro” di fronte all’evidenza dei fatti illeciti commessi due giovani trevigiani di Pieve e Borso del Grappa, residenti appena oltre il confine vicentino, considerati spacciatori in solido di marijuana e hashish a Bassano e paesi limitrofi.

Si tratta di un ragazzo di 28 anni e di una giovane donna di 31, entrambi posti sotto arresto dopo la perquisizione domiciliare “doppia” nelle rispettive località di residenza, e poi subito rilasciati con l’obbligo di firma in una caserma dei Carabinieri. Grazie al supporto delle unità cinofile di Torreglia (Padova), erano stati lunedì 10 luglio proprio i militari della Compagnia bassanese a porre il punto esclamativo sulle indagini avviate la scorsa primavera.

Gli approfondimenti sulla coppia trevigiana per residenza ma ampiamente operante per così dire “al di qual” del confine di provincia erano iniziati nel mese di aprile scorso, dopo più sequestri di marijuana e hashish effettuati nel corso dei servizi ordinari di controllo del territorio. Interrogando più consumatori abituali e pusher al dettaglio, oltre che portando a termine analisi tecniche sui loro contatti, si era arrivati ai due. Al resto, una volta “maturo” il momento utile per procedere con le ispezioni, ci ha pensato il fiuto dei cani antidroga in forza ai Carabinieri.

Dalle ricerche nelle due abitazioni dono emersi dunque di circa 3,5 chilogrammi di sostanza
stupefacente del tipo marijuana, abilmente suddivida in sacchetti da 100/200/300 grammi e alcuni barattoli in vetro da 50 grammi ciascuno. All’interno dell’intelaiatura della seduta di una sedia, coperta dalla stoffa, erano nascosti invece tre panetti di hashish del peso complessivo di circa 240 chilogrammi. Rinvenute, infine, una cinquantina di bottiglie di
distillati a base di cannabis indica.

Una foto scattate nel corso di una delle due ispezioni dei giorni scorsi

Dopo il tour guidato nelle caserme dell’Arma e la detenzione temporanea in cella presso la tenenza di Dueville sotto custodia e in attesa del rito di giudizio, celebrato giovedì mattina, i due sono stati rimessi a piede libero. Il Gip del Tribunale di Treviso – sua la competenza territoriale in questi casi visto dove è stata trovata la “merce” illecita” – ha convalidato l’arresto ed emesso a carico di entrambi la misura cautelare dell’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria presso la Stazione dell’Arma di Pieve del Grappa. A due passi da casa.